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LUCIANA GELLI da LUCIANA GELLI pubblicato il 8 Marzo 2017 alle 11:36
[COLOR=darkred][SIZE=5]8 MARZO 2017...NON UNA DI MENO [/SIZE] [/COLOR] Innanzi tutto un sentito e affettuoso riconoscimento ad una donna ,che possiamo considerare elbana, purtroppo morta in giovane etร , Anna Rita Buttafuoco. Ella, nelle sue numerose pubblicazioni, รจ tra le proncipali storiche che hanno trattato i temi e i momenti sul'emancipazione femminile, partendo,appunto,dal punto di vista storico. Nel raccontare il periodo piรน importante della mia vita vissuta, tenete presente che si riferisce dagli anni 1970 in poi. La cittร  รจ Roma , il tema รจ il femminismo. In Italia inizia tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, principalmente a Milano, Roma, Torino. Deve la sua origine a gruppi di donne incontratesi in diversi luoghi e momenti , entrate in comunicazione fra loro. Il gruppo di cui facevo parte, si costituรฌ nel 1970- 1971 con il nome di " Collettivo di Lotta Femminista", piรน tardi cambiato e riconosciuto in" Movimento Femminista Romano di Pompeo Magno", dal nome della strada dove avevamo affittato due piccole stanze spoglie di arredamento, di gabinetto, di riscaldamento e talora di energia elettrica, a causa delle nostre modestissime economie. Era un gruppo estremamente variegato: impiegate, casalinghe, studentesse, disoccupate, insegnanti e perfino due mondine, donne nubili, sposate con e senza figli. Iniziavamo a parlare ognuna di se stessa, partendo dalla pratica dell'autocoscienza per cercare di scoprire, pensate un pรฒ , scoprire le radici della subordinazione della donna, in confronto allo strapotere del patriarcato. Noi , eravamo ben consapevoli che le donne hanno sempre lottato, ma le tracce di queste lotte, nel tempo sono state fatte sparire accuratamente. Ecco perchรจ fu necessario decidere di uscire all'esterno con i nostri volantini, con incontri nei mercati , nelle scuole, nelle piazze ,nelle universitร , nelle fabbriche, con le tante donne di tutte l'etร  , escludendo il dialogo con gli uomini. La loro reazione fu l'arma del terrorismo psicologico, per impedire alle donne di prendere coscienza e continuare a tenerle , come loro dicevano "al loro posto". Ci accusavano di odiarli , ma la veritร  era, e in parte lo รจ ancora, che tutta la cultura si nutre della sistematica denigrazione della donna. Le nostre parole chiave erano: "Partecipazione e NO Emarginazione - Liberazione e NO Emancipazione". Si affrontavano un'infinitร  di argomenti. Piccoli gruppi portavano avanti degli studi su argomenti specifici, mediante lettura e discussione di articoli e documenti. Altri confrontavano le esperienze personali o dibattevano liberamente i problemi delle donne e le loro cause. Alla fine di un mese ci riunivamo in assemblea confrontando i lavori svolti e decidendo le azioni da fare all'esterno, in modo di confrontare le nostre analisi con la realtร  che ci circondava. Cosรฌ, a volte uscivamo in 7-13-20 ; ma durante le manifestazioni potevamo essere 6000-10000 e molto di piรน, con i nostri striscioni, i nostri carri (la bruca, il patriarcato), i nostri slogan, le nostre richieste, le nostre canzoni e tanta rabbia mista alla gioia. Alcuni temi che mi ricordo erano :lo sfruttamento della donna sia nella casa che all'esterno - l'abrogazione delle leggi proibitive dell'aborto(novembre 1971)- contro l'immagine della donna nella pubblicitร - paritร  di diritti e di salari- crimini commessi contro le donne- la violenza sessuale; a questo proposito formammo" IL Comitato promotore per un disegno di legge d'uniziativa popolare"( in condivisione con alcune donne dell ' Udi ed altri collettivi ) e nel 1980 cominciammo a raccogliere le firme per presentare il disegno di legge. Nel 1983 il COmitato promotore stampรฒ e distribuรฌ una Cartolina Rosa il cui testo diceva" Nel 1983 la maggioranza del Parlamento esprime ancora una volta la cultura della violenza : ha deciso che la donna non รจ una persona. Io ...Alma Sabatini , Simonetta Spinelli, Edda Billi, Lara Foletti , ecc, ecc rifiutiamo una legge che mi nega , e decido che l'unica da approvare รจ quella d'iniziativa popolare presentata dalle donne ". Ho l'onore di essere una delle firmatarie di questo importantissimo documento. Le firme richieste erano 50 mila , ma ne raccogliemmo 300 mila che consegnammo in Parlamento. Dovemmo aspettare la legge nยฐ66/1996 per avere la definizione di STUPRO come reato contro la Persona e non piรน come reato contro la morale. Altra grande importanza ottenuta dal nostro collettivo รจ stata la pubblicazione del testo " IL Sessismo nella Lingua Italiana" scritto da Alma Sabatini , la promotrice del nostro gruppo,edizione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Pari Opportunitร  (1987). Fu estremamente difficile portare nella pratica le nostre prese di coscienza e trasportare la possibilitร  del cambiamento nel vissuto. Fra il Voler essere e il Dover essere.Ma penso che si sia riuscite a creare presupposti sempre maggiori per noi donne perchรจ i due momenti "presa di coscienza e possibilitร  di cambiamento -evoluzione ", potessero coincidere. La nostra volontร  ha inciso sulla realtร  esterna, affinchรจ il nostro personale diventasse sociale e politico. Come รจ avvenuto. Sono convinta che il Femminismo abbia cambiato la realtร  delle donne. Un'amica ha coniato il termine " DONNITA' " che unisce tutte le donne dell'Universo - Mondo. Luciana Gelli.
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