PIOMBINO. Non sarร una manovra lacrime e sangue quella prevista dal piano industriale di Unicoop Tirreno, almeno secondo le parole del direttore generale Piero Canova. Di certo ci saranno dei tagli. Sono in programma, ad esempio, la vendita di immobili e la possibile chiusura di qualche punto vendita. Canova parla di 11 negozi interessati dallโanalisi di chiusura e sei da quella di cessione. Una decina di questi esercizi รจ in Toscana.
Il piano industriale prevede anche un recupero di 8,7 milioni di euro sul costo del personale della sede di Vignale, dove lavorano 490 persone. Ma per avere le cifre esatte di quanto questโopera di razionalizzazione inciderร sui posti di lavoro รจ necessario attendere un incontro che si terrร a gennaio e che coinvolgerร anche i sindacati.
Cโรจ dunque un piano industriale, che si sviluppa su tre anni e ha lโobiettivo di arrivare a un risultato di bilancio positivo per 1,5 milioni nel 2019. Al momento non รจ possibile perรฒ disegnare esattamente le misure che saranno prese per raggiungere tale risultato. Anche perchรฉ ยซalcuni contenuti del piano โ sottolinea Canova - sono espliciti, altri sono ancora in via di costruzioneยป.
Ciรฒ vale anche per il discorso della chiusura eventuale di alcuni punti vendita. Gli 11 negozi interessati hanno degli indicatori negativi per quanto riguarda i ricavi, sarร necessario, perรฒ, verificare ยซle singole condizioni, per capire se cโรจ possibilitร di recupero. Lโimpatto dal punto di vista del personale, comunque, sarebbe ridotto. Molti di questi punti vendita sono piccoli, avranno circa un centinaio di lavoratoriยป. Per questi ultimi, nellโeventualitร di chiusure, saranno attivati meccanismi sociali adeguati a ridurre lโimpatto di queste operazioni.
Un altro punto presente nel piano riguarda la vendita di alcuni immobili non strumentali, la cessione di una parte dei quali vale tra i 170 e i 180 milioni. Tutto ciรฒ per risanare le finanze della cooperativa, arrivando a un bilancio positivo nellโarco di tre anni.
21 dicembre 2016