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Florio Pacini da Florio Pacini pubblicato il 10 Dicembre 2016 alle 14:59
[COLOR=darkred][SIZE=4]LA CONOSCENZA CI RENDE LIBERI! [/SIZE] [/COLOR] Quando Luciano Guerrieri, commissario dell’APP, è venuto all’Elba, convocato dai nostri sindaci, per spiegare le ragioni tecniche dell’affidamento degli slot, così come sono per altri 4 anni, attraverso i sindaci ha preso per i fondelli ancora una volta l’Elba ed i suoi abitanti. In questi giorni ho cercato di capire il perché di tanta fretta nell’approvare tale disposizione e dove si celasse la fregatura per l’Elba. Cerca che ti cerca, è venuta a galla la verità. Per far partecipare alla gara Toremar Vincenzo Onorato, l’APP chiese al Garante come avrebbero dovuto comportarsi. Il garante decretò: 40% degli slot alla Toremar, 40% degli slot alla Moby, 20% ad un terzo soggetto del libero mercato. L’APP giustamente per evitare che il 20% si trasformasse in una concorrenza per il “padrone del vapore”, lo ha diviso fra due soggetti (“Divide et impera” motto tanto caro a Vincenzo Onorato) rendendo una concorrenza debole e non funzionale alle esigenze dell’Elba che ha i prezzi più cari al mondo. Bisogna sapere che la disposizione del Garante è in scadenza. Una volta scaduta, le altre compagnie presenti sulla tratta, o anche nuovi soggetti, avrebbero potuto richiedere gli slot (bene pubblico) ed aggiudicarseli (i soli garantiti sono quelli per la continuità territoriale). Per non far correre rischi al “padrone del vapore”, il meritevole Luciano Guerrieri proroga di fatto la disposizione del Garante per altri 4 anni, senza averne fra l’altro la legittimità. Il suo ruolo di commissario è quello di gestire l’ordinaria amministrazione, mentre questo congelamento degli slot per i prossimi 4 anni è una straordinaria amministrazione (forse potrebbe paventarsi un abuso d’ufficio). Ora la palla passa ai Sindaci in qualità di componenti dell’Osservatorio per i traghetti nonché amministratori locali, i quali dovrebbero denunciare l’accaduto al Garante ed alla magistratura per riscattare l’Elba. Ovviamente chi farà questo avrà il plauso e la considerazione degli Elbani, ma dovrà rinunciare all’eventuale panettone farcito di tessera Vip ed all’eventuale assegno a più zeri. Aspetto con impazienza il nostro eroe. La denuncia peraltro potrebbe essere formulata anche da una compagnia navale impegnata sullo stretto. In questo caso però il rischio è di perdere i propri slot a favore di un nuovo soggetto. Sono pronto a scommettere che ognuno “si farà li cazzi sua” (come dice sempre l’onorevole Razzi) e gli interessi dell’Elba non li farà nessuno. Cari Elbani, è giunto il momento di farsi rispettare e pretendere rispetto. Florio Pacini
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