Ven. Mag 9th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 8 Dicembre 2016 alle 16:38
[COLOR=darkred][SIZE=4]ELBA : ACQUA MINERALE A GOGO’ [/SIZE] [/COLOR] Mi risulta che all’Isola d’Elba si consumino quantitativi enormi di acqua minerale. La ragione e’ facilmente intuibile e deriva dalla convinzione, giusta o sbagliata, che l’acqua dell’acquedotto non riscuota la massima fiducia dei cittadini ed in secondo luogo deriva dagli importi abbastanza sostenuti delle bollette da pagare per l’acquedotto per cui il maggior costo dell’acqua buona in sostituzione di quella dell’acquedotto sia, come lo è di fatto, ampiamente giustificato. A questo punto viene da chiedersi cosa accadrà quando sarà fatto compiuto la folle costruzione del nuovo dissalatore dell’acqua di mare e quasi altrettanto quando sarà in servizio la pur necessaria nuova condotta sottomarina di cui si e’ parlato in termini lusinghieri nell’iniziativa battezzata” La civiltà dell’acqua” e tenutasi a Portoferraio sabato 3 dicembre a cura del Lions Club Isola d’Elba, del Comune di Portoferraio e dall Asa . E’ infatti da prevedere una notevole maggiorazione di spesa che si verificherà per un macchinario complesso come il dissalatore di per sé di costoso esercizio e per giunta costretto a restare fermo ed in manutenzione per molti mesi ogni anno . Ma questo sarà poca cosa in confronto ai costosissimi provvedimenti che si dovranno adottare per far fronte alla inevitabile crisi della produzione idrica della Val di Cornia oberata da richieste d’acqua che eccedono e ancor più eccederanno in un futuro molto prossimo rispetto la sua massima producibilità, quando, oltre al continuo e generalizzato aumento dei consumi idrici, aumenterà anche la richiesta dell’Isola dElba resa possibile dalla nuova migliore condotta sottomarina. Di tutto questo ci si è ben guardato di fare il benché minimo accenno nell’iniziativa indicata limitandosi soltanto ad elogiare i lati positivi ed e entusiasmanti come la bella storia del suo rifornimento idrico. Un argomento che ad avviso di chi scrive, avrebbe dovuto primeggiare nell’iniziativa, sarebbe piuttosto stata la promozione verace e non fallimentare come quella del desalinizzatore, di una sensata utilizzazione dell’acqua naturalmente potabile e propria dell’Isola in modo da alleggerire la Val di Cornia ed al tempo stesso diminuire i costi di produzione dell'acqua stessa. Sicuramente in questa direzione era a suo tempo rivolta la previsione ASA di immagazzinare tre milioni di mc di acqua raccolta fuori stagione ed accumulata nei 21 laghetti da costruire in Isola alla condizione però che si trattasse di una soluzione anch’essa verace e non fallimentare come è apparsa nella realtà del primo laghetto chiamato Condotto già realizzato nei pressi di Portoferraio con una inutile spesa di oltre un milione di euro ma, a quanto risulterebbe, in realtà niente affatto utilizzabile. Detto questo mi sia permesso di sostenere, così come avevo fatto con i 21 laghetti di cui sopra da mè battezzati significativamente come pozzanghere aventi dubbie proprietà di tenuta idraulica, di ripetere che le caratteristiche del desalinizzatore non sono affatto favorevoli ad un impiego all'Isola d’Elba e, analogamente a quanto accaduto con i larghetti, si aspetta ad accorgersene a lavori compiuti quando si constateranno i costi di esercizio e di manutenzione durante i periodi di fermo invernale, quando ci si accorgerà che la sua produttività a portata costante pone al necessità ineludibile di affiancarlo con un capace serbatoio atto compensare la differenza di portata prodotta dal desalnizzatore che è costante rispetto alla richiesta idrica dell’Isola la quale non solo è molto variabile nel tempo ma ha la caratteristica di richiedere molta acqua per un periodo brevissimo di solo una ventina- trentina di giorni estivi. E’ fuori di dubbio che un dispositivo come il desalinizzatore, privo di serbatoio annesso come quello in progetto, è l’ultima delle opere atte a risolvere il problema vero dell’Isola d’Elba. Anche queste mie parole sono parole al vento come lo sono state quelle relative al mio progetto del serbatoio-galleria da costruirsi piano oiano attraverso gli anni in piccoli lotti tutti immediatamente funzionali. Mi resta solo da segnalare che, se invece di costruire opere inutili, si fosse costruito un piccolo pezzettino di serbatoio-galleria avente un importo corrispondente, al giorno d’oggi si consterebbero risultati eclatanti nel mentre, pur avendo l’Ente gestore migliorato notevolmente l’ordinario esercizio dell’acquedotto dell’Isola, per quanto riguarda la risoluzione definitiva dei problemi ci si stà invece allontanando sempre di più da un risultato definitivo vero. Quando ci si accorgerà di questa verità sarà sempre troppo tardi. Marcello Meneghin
... Toggle this metabox.