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conte di montecristo da conte di montecristo pubblicato il 3 Giugno 2009 alle 15:38
IV^ puntata [SIZE=4][COLOR=orangered]LO SCHIERAMENTO DEGLI ESERCITI [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=blue]"C'ERA UNA VOLTA UN' ISOLA [/COLOR] , con un paese chiamato Portotroiaio. Al tempo dal Castello del Biscotto governava il borgomastro Periberto, asceso al potere in circostanze tutt'oggi ancora da chiarire,"โ€ฆ. Si stava preparando la battaglia e gli eserciti erano giร  schierati fuori dalle mura con i loro vessilli al vento, ognuno coi propri colori. Il Borgomastro Periberto, allโ€™interno del Castello del Biscotto rimpiangeva il ponticello, se almeno avesse permesso che si ricostruisse il canale, come prevedeva lโ€™editto emanato Consiglio del Castello dal precedente Borgomastro, ora la situazione sarebbe stata MOLTO MIGLIORE (โ€ฆporcaโ€ฆโ€ฆ) Gli eserciti erano quattro, ben visibili: Il piรน bello lโ€™aveva lโ€™Innominato coi suoi vessilli grandi e magnificentiโ€ฆ del resto lui era la nobiltร  piรน antica dellโ€™Isola e lo dimostrava, i suoi campioni avevano le piรน splendenti armature, ornate da piume azzurre. Erano anche venuti a combattere campioni continentali, veri campioni (a parole) ma ai Portotroiaiesi le parole non bastavano piรน. lโ€™Innominato aveva potuto sfoggiareโ€ฆ si sa la potenza รจ potenzaโ€ฆ.e faceva sempre un bellโ€™effetto a vedersi. Qualche tentativo di uguagliare gli splendori del campo sopramenzionato, per la veritร  un altro contendente al Castello lโ€™aveva fatto e aveva fatto sfoggio di potenza anche lui, ma era un nobile di nuovo arrivo e non lo conosceva quasi nessuno. Aveva una squadra migliore, (ma forse a quel tempo si chiamava esercito), sรฌ, un esercito ben motivato. I suoi campioni si allenavano tutti i giorni in duelli a singolar tenzone e anche quello era un bel vedere, sobrio, ma convincente. In disparte ma solo per non mischiarsi agli altri cโ€™era lโ€™esercito mal messo, sembravano un poโ€™ barbari a vedersi , ma sicuramente erano dotati, sfoggiavano uno strano macchinario, che dicevano di chiamarsi โ€œapinoโ€. Nessuno lโ€™aveva visto mai prima e sembrava piรน opera del diavolo che degli umani, serviva, si diceva per le incursioni in campo avversario. Non so dirvi altro e non ricordo neppure il nome del cavaliere ma doveva far parte del branco di Lupi che avevano preferito cacciare da soli, (di cui alla puntata precedente). In ogni campo e anche nel Castello, erano presenti unโ€™infinitร  di araldi che se andavano in giro a raccontare le imprese dei cavalieri dei diversi schieramenti, contribuendo cosรฌ alla loro fama, preceduti da rulli di tamburo, sembrava una gran fiera e questo aumentava la confusione dei Portotroiaiesi che sembra non si raccapezzassero piรน e fossero al limite della sopportazione. Periberto, che poteva scorgere dallโ€™alto gli accampamenti avversari, un poโ€™ perchรฉ dormiva poco, un poโ€™ per i dubbi, che sempre lo tormentavano era veramente atterritoโ€ฆ avrebbe perso il Castello, i servitori, sarebbe stato spazzato via, non poteva finire cosรฌ. Pensรฒ, come al solito che era meglio evitare la battaglia, i nemici erano sicuramente superiori di numero, avrebbe organizzato un torneo, certo un bel torneo era quello che ci voleva, cosรฌ avrebbero combattuto solo i campioni, senza spargimenti inutili di sangueโ€ฆ specie se il suo. Segueโ€ฆ. (Per le puntate precedenti, mi spiace ma te le dovrai cercare)
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