La tassa di sbarco, soprattutto se portata ad un cifra esosa come sembrano intendere gli amministratori elbani, oltre ad essere lโennesima odiosa gabella, รจ anche una sorta di furto legalizzato nei confronti di molti cittadini. La tassa di sbarco avrebbe come finalitร quella di finanziare quei servizi (o il โconsumo del territorioโ) di cui beneficia il turista che altrimento non pagherebbe. Questo era il motivo principe iniziale per cui si era inserita la tassa di soggiorno.
Esiste tuttavia una grande maggioranza di cittadini che dovrebbero pagare la profumata tassa di sbarco, che le imposte sullโisola, per i servizi, giร le pagano e profumatamente. I molti proprietari di seconde case, che sono una fonte di reddito importante per lโElba, anche se da sempre trascurati, portano il loro contributo allโeconomia dellโisola in termini di non solo di IMU ma anche di pagamento di tassa di rifiuti e degli altri servizi (come acqua ed energia), pagando tali servizi molto piรน di quanto ne possano beneficiare. Si pensi solo alla tassa di rifiuti, servizio pagato profumatamente per produzioni minime degli stessi.
Non sI comprende affatto perchรฉ tale odiosa tassa debba ricadere anche sui proprietari di seconda casa che pagano giร ampiamente i servizi.
Lโidea stessa che un proprietario di un immobile (piรน delle volte piccole abitazioni di paese) debba pagare per raggiungere una sua proprietร รจ semplicemente insopportabile ed antidemocratica.
Perchรฉ un cittadino proprietario di seconda casa (magari una villa sul mare), ad esempio, a San Vincenzo, non debba pagare per passare un week end nella sua abitazione ed uno che ha la casetta a SantโIlario, deve sborsare un contributo cosรฌ esoso quanto esecrabile?
Per fare un esempio, per una famiglia di quattro persone, lโulteriore esborso per il suddetto week-end, salirebbe a 28 euro, che aggiunto alle altre spese di viaggio (tenendo presente lโalto costo del tragetto, assolutamente incomparabile con i prezzi delle altre isole) potrebbe far passare la voglia di venire sullโisola, se non altro frequentemente. Ed รจ altrettanto vero che, piรน una famiglia spende per il viaggio, meno spende su territorio.
Questa manovra economica avrร i suoi effetti negativi soprattutto in bassa stagione, che รจ il periodo in cui lโisola soffre maggiormente la mancanza di sviluppo turistico e quindi di indotto. In un contesto dove si parla da anni di destagionalizzazione, questo aumento di tassa va indubbiamente nella direzione opposta.
Eโ chiaro che il gruzzolo fa troppo comodo perchรฉ si possa esentare dal pagamento i proprietari di seconde case che, tra lโaltro, non hanno alcun peso elettorale sullโisola. Ma sarebbe indubbiamente un passo avanti quello di diversificare la tassa in base al periodo della stagione, portandola in maniera piรน ragionevole , ad esempio, ad 1 euro nei periodi di bassa stagione.