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Gianluigi da Gianluigi pubblicato il 9 Ottobre 2016 alle 8:47
La tassa di sbarco, soprattutto se portata ad un cifra esosa come sembrano intendere gli amministratori elbani, oltre ad essere lโ€™ennesima odiosa gabella, รจ anche una sorta di furto legalizzato nei confronti di molti cittadini. La tassa di sbarco avrebbe come finalitร  quella di finanziare quei servizi (o il โ€œconsumo del territorioโ€) di cui beneficia il turista che altrimento non pagherebbe. Questo era il motivo principe iniziale per cui si era inserita la tassa di soggiorno. Esiste tuttavia una grande maggioranza di cittadini che dovrebbero pagare la profumata tassa di sbarco, che le imposte sullโ€™isola, per i servizi, giร  le pagano e profumatamente. I molti proprietari di seconde case, che sono una fonte di reddito importante per lโ€™Elba, anche se da sempre trascurati, portano il loro contributo allโ€™economia dellโ€™isola in termini di non solo di IMU ma anche di pagamento di tassa di rifiuti e degli altri servizi (come acqua ed energia), pagando tali servizi molto piรน di quanto ne possano beneficiare. Si pensi solo alla tassa di rifiuti, servizio pagato profumatamente per produzioni minime degli stessi. Non sI comprende affatto perchรฉ tale odiosa tassa debba ricadere anche sui proprietari di seconda casa che pagano giร  ampiamente i servizi. Lโ€™idea stessa che un proprietario di un immobile (piรน delle volte piccole abitazioni di paese) debba pagare per raggiungere una sua proprietร  รจ semplicemente insopportabile ed antidemocratica. Perchรฉ un cittadino proprietario di seconda casa (magari una villa sul mare), ad esempio, a San Vincenzo, non debba pagare per passare un week end nella sua abitazione ed uno che ha la casetta a Santโ€™Ilario, deve sborsare un contributo cosรฌ esoso quanto esecrabile? Per fare un esempio, per una famiglia di quattro persone, lโ€™ulteriore esborso per il suddetto week-end, salirebbe a 28 euro, che aggiunto alle altre spese di viaggio (tenendo presente lโ€™alto costo del tragetto, assolutamente incomparabile con i prezzi delle altre isole) potrebbe far passare la voglia di venire sullโ€™isola, se non altro frequentemente. Ed รจ altrettanto vero che, piรน una famiglia spende per il viaggio, meno spende su territorio. Questa manovra economica avrร  i suoi effetti negativi soprattutto in bassa stagione, che รจ il periodo in cui lโ€™isola soffre maggiormente la mancanza di sviluppo turistico e quindi di indotto. In un contesto dove si parla da anni di destagionalizzazione, questo aumento di tassa va indubbiamente nella direzione opposta. Eโ€™ chiaro che il gruzzolo fa troppo comodo perchรฉ si possa esentare dal pagamento i proprietari di seconde case che, tra lโ€™altro, non hanno alcun peso elettorale sullโ€™isola. Ma sarebbe indubbiamente un passo avanti quello di diversificare la tassa in base al periodo della stagione, portandola in maniera piรน ragionevole , ad esempio, ad 1 euro nei periodi di bassa stagione.
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