[SIZE=5][COLOR=darkred]W la campagna (elettorale) [/COLOR] [/SIZE]
Alcune considerazioni, in ordine sparso, su elezioni e candidati.
Ha fatto bene Gian Carlo Diversi a ricordare Benedetto Lupi oppositore solitario al faraonico progetto “Cosmopoli”
In quel caso, più dei contenuti, era il nome della ditta appaltatrice la pietra dello scandalo: la ICLA-FONDEDILE (che tornerà in qualche modo alla ribalta nella sporca faccenda dell’impianto del Buraccio), implicata nello scandalo della ricostruzione in Irpinia e inserita nel rapporto anti-camorra dell’allora ministro dell’Interno Oscar Luigi Scalfaro.
Ha fatto male, invece, Roberto Peria, a non citare mai il nome di ESAOM nei grandi progetti sulla nuova portualità : in questo caso non è in discussione la ditta ma i contenuti, almeno finché qualcuno non ci spiegherà con chiarezza COSA guadagnano i cittadini in rapporto a QUANTO guadagna ESAOM o chi per loro ( l’investitore privato, insomma).
Il passato ritorna, eccome. Forse anche in positivo. L’accoppiata Benedetto Lupi – Gian Carlo Diversi era quella di “Alternativa Giovane”, l’unico gruppo giovanile di rilievo a Portoferraio prima dei “Ragazzi del Canile” (mi sarebbe piaciuto vedere Andrea Tozzi e Michele Alessi in lista con loro). Se questi ultimi “perdono tempo dietro alla merda dei cani”, noi di A.G. eravamo “boni a fa’ le sardinate”.
L’atteggiamento di una certa classe politica non è cambiato nella sostanza . Forse un po’ nella forma: a leggere i noiosissimi comunicati stampa di questo periodo, sembra che allo scoglio ci siano le elezioni europee.
Certi atteggiamenti di insofferenza verso il basso non cambiano anche perché alcuni politici ritornano, o forse non se ne erano mai andati.
Come Paolo Del Bruno, all’epoca assessore alle politiche giovanili, che aveva una così scarsa considerazione di Alternativa Giovane da dimenticarsi di pagare l’organizzazione della mostra “Insieme oltre la droga” organizzata con la Regione Toscana, altro che “sardinate”.
Insomma, il centrodestra è “il vecchio che avanza”.
Con tanti soldi da spendere nella campagna.
Il sindaco uscente, Roberto Peria, che dicono favorito, è invece tutto rivolto al futuro, con grandi obiettivi che sanno molto di “New Town”, di figate tipo “Waterfront”.
Io mi sarei accontentato di un po’ di “Old Trash”, nel senso dei vecchi rifiuti, perché in troppi si sono già dimenticati degli obiettivi da sbruffoni, puntualmente e clamorosamente disattesi (qualcuno parlò del 50 per cento di differenziata in due anni, non siamo nemmeno al 20 per cento dopo un lustro).
“Unaltracittà”, a parte qualche nodo partitocratrico ancora da sciogliere, mi sembra Davide contro Golia. Una lista “outsider”.
L’unica che può parlare con qualche credibilità di “inclusione”, termine completamente dimenticato dagli altri, e perfino di “partecipazione”.
Il resto è Potere, più o meno ritoccato.
Queste sono le prime elezioni che vedono veramente in prima linea la generazione nata negli anni Sessanta. Meglio tardi che mai. Il messaggio, ai ventenni del 1988 e dintorni, è il seguente: ricordatevi di quelli che c’erano, all’epoca, e non dormivano.
[COLOR=darkred] Cesare Sangalli
(ex volontario in Costa d’Avorio. Giornalista professionista dal 1996.) [/COLOR]
