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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 4 Luglio 2016 alle 4:21
[COLOR=darkred][SIZE=4]ERRORI DI UNA SCONCERTANTE BANALITÀ' NELLE OPERE ACQUEDOTTISTICHE DELL'ISOLA D'ELBA [/SIZE] [/COLOR] Riscontro messaggio del Sig. Pier n.79728 del 03.07.2016, 12:59 Provenienza: pf Lei sig. Pier prova giusta meraviglia perché non riesce a trovare nessun commento, nessuna cura riguardo i miei numerosi interventi sul problema acqua potabile o, più genericamente, sul disinteresse totale che si riscontra all’Elba per i grandi problemi portando degli esempi di confronto con altri paesi anche esteri. Io, oltre a condividere questo suo pensiero, trovo eclatante la banalità di ciò che accade in Isola. E cerco di spiegarmi in breve. Quando ho cominciato a rendermi conto che nessuno o pochissimi facevano caso al mio serbatoio sotterraneo ho scritto sui blog locali invitando le autorità elbane ad andare a visitare le opere appena fatte a Como dove hanno ricavato sotto la montagna non solo il serbatoio dell’acqua potabile ma anche l’intero impianto di depurazione della fognatura. Scrivevo: vedrete che capolavoro. Niente ingombro, niente puzza in città, l’acqua potabile resta all’ombra ed al fresco. Andate a vedere. Cosa è successo invece? Constatato che all’Elba occorre un grande serbatoio d’acqua hanno progettato e cominciato a costruire 21 laghetti all’aperto e, a parte l’errore madornale dei laghetti in sé e per sé, è continuata la banalità sconcertante . Io oltre che definirli pozzanghere, ho pubblicato un disegno che illustrava il diaframma di impermeabilizzazione che tutte le dighe al mondo hanno in quanto non può bastare costruire il corpo diga ma occorre premunirsi contro le fughe d’acqua delle spalle e del fondo diga,. Ripeto tutte le dighe hanno questi diaframmi fatta eccezione soltanto per quelle Elbane: mi pare una cosa di una banalità incredibile. Banalità che si ripete in molte altri interventi elbani. Per farla breve passo al momento attuale. Si è deciso di costruire un grande desalinatore a Mola. Ancora una volta tralascio l’errore di base della soluzione visto e considerato che è totalmente errato ricorrere ad una soluzione del genere in un posto dove c’è tanta acqua piovana ma voglio parlare ancora delle banalità che mi colpiscono. L’alimentazione idrica di questo desalinatore non viene fatta normalmente pescando l’acqua del mare ma invece emungendola da pozzi costruiti in territorio di Mola. Anche in questo caso nessuno si è preoccupato di cosa significa tutto ciò. Sarebbe bastato, ad esempio, leggere su internet cosa è accaduto quando hanno costruito la grande zona industriale di Porto Marghera vicino a Venezia utilizzando per gli scopi industriali l’acqua della falda: un disastro sotto tutti punti di vista. La subsidenza del terreno cioè un dannosissimo abbassamento del suolo accompagnato dall'intrusione del nucleo salino con danni enormi per una vasta area di terreno. I pozzi li hanno fatti chiudere tutti ma ormai il male era fatto ed irrimediabile. Ebbene all’Elba sanno benissimo che i pozzi dell’acquedotto soltanto durante i periodi di siccità si riempiono di sale cioè dell’acqua di mare ma non si propongono il problema di cosa accadrà con un prelievo continuo di 80 l/sec di acqua per il desalinizzatore. La falda idrica si abbasserà di qualche decina di metri per moltissimi giorni durante l’anno ma nessuno si preoccupa minimamente cosa produrrà la presenza quasi continua di acqua salata nel sottosuolo di Mola. Ecco io trovo sconcertante la trascuratezza usata in molti problemi che vengono completamente ignorati mentre rappresentano dei mali evidenti ed accaduti e documentati in molte parti d’italia. In altre parole non si tratta affatto di novità ma di problemi vecchissimi e noti a tutti. Lo ripeto è questo aspetto che personalmente mi sconcerta,
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