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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 28 Giugno 2016 alle 7:58
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L'INTRUSIONE DEL NUCLEO SALINO PROVOCATO DALLA DEPRESSIONE DI FALDA SCONVOLGERร€' IL SOTTOSUOLO ELBANO E SOPRATTUTTO QUELLO DI MOLA DOVE SORGERร€' IL GRANDE DISSALATORE DELL'ACQUEDOTTO? [/SIZE] [/COLOR] Leggo negli organi di stampa le notevoli preoccupazioni di enti e privati che si battono giustamente per la salvaguardia di un ambiente naturale come quello dell'Isola d'Elba particolarmente ricco. In dettaglio ho approfondito la zona di Mola dove si trova un vero patrimonio naturalistico di cui riprendo la definizione dalle pubblicazioni ufficiali: โ€œLa delicata zona umida di Mola nel Parco Nazionale dellโ€™Arcipelago Toscano, al confine tra i Comuni di Capoliveri e Porto Azzurroโ€. C'รจ perรฒ un dettaglio di cui non trovo cenno negli articoli letti ed รจ quello relativo al pericolo, secondo mรจ molto grave, dovuto all'intrusione del cuneo salino. Ne parlo in questa nota perchรฉ nella mia zona veneta si effettuano da annui ed anni rilievi e studi che hanno documentato i gravi danni provocati anche all'agricoltura ma soprattutto alle colture orto fruttticole dalla intrusione del sale marino che ha tragicamente modificato il terreno al punto da provocare il cambiamento di alcune coltivazione e tutto ciรฒ nonostante i provvedimenti intrapresi da anni per la sua tutela. La mia preoccupazione deriva soprattutto dalla lettura di un brano che riporto testualmente qui di seguito โ€œA Capoliveri sarร  quindi realizzato un nuovo impianto per demineralizzare l'acqua di alcuni pozzi giร  presenti a Mola. Qualcosa di simile a un dissalatore che tuttavia NON PRENDERร€ ACQUA DAL MARE ma dalla falda. La risorsa idrica in questione presenta quantitativi di cloruri piรน alti del dovuto e quindi ha bisogno di essere trattata. L'impianto previsto avrร  esattamente questo scopo e riuscirร  ad immettere nella rete 60 litri al secondo di acqua (contro gli attuali 30). Sempre nell'ottica dell'aumento delle risorse idriche elbane Aato ha disposto l'avvio della perforazione di sette nuovi pozziโ€ In conclusione l'impianto di desalinizzazione che verrร  costruito a Mola non prenderร  direttamente dal mare l'acqua da trattare per la portata ora definita in 80 l/sec. ma, allo scopo di poter disporre di acqua con un tenore di sale inferiore rispetto all'acqua dl mare stessa, la preleverร  dal sottosuolo di Mola tramite una serie di pozzi nei quali รจ giร  dimostrato penetri l'acqua salata del mare. Quello che sfugge รจ il fatto che il prelievo dal sottosuolo di una portata cosรฌ rilevante provocherร  un notevolissimo abbassamento della falda idrica ( forse di qualche decina di metri! ) abbassamento il quale, a giudizio del sottoscritto, darร  inizio a quella intrusione del cuneo salino nel terreno di Mola i cui danni all'entroterra si percepiranno solo tra anni ma che saranno allora catastrofici e non piรน eliminabili. Se si ricercano in internet i danni provocati da detta intrusione, oltre a trovare un'ampia documentazione con disegni, sezioni, e provvedimenti intrapresi nella zona intorno a Venezia e Chioggia dove ci sono, oltre all'agricoltura tradizionale anche fiorenti colture altamente specializzate di ortaggi, si puรฒ constatare quanti e quanto gravi sono i danni che si sono avuti in numerose parti d'Italia a causa della intrusione in terra e soprattutto nelle acque superficiali del cuneo salino. E' da augurarsi che le molte persone ed enti che con generoso e determinante impegno si preoccupano della salvaguardia dei meravigliosi tesori naturalistici dell'Elba vogliano approfondire, anche se fin'ora non mi risulta sia mai stato fatto nulla, anche il tema โ€œINTRUSIONE DEL NUCLEO SALINOโ€
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