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ELBA SALUTE da ELBA SALUTE pubblicato il 4 Giugno 2016 alle 9:28
[COLOR=darkred][SIZE=4]ONCOLOGIA, LA GENEROSITA’ DEL PERSONALE RIESCE A SUPPLIRE L’INDIFFERENZA E IL TAGLIO DEI SERVIZI. “AMMALARSI DI TUMORE NON E’ UNA COLPA” [/SIZE] [/COLOR] Qualche settimana fa sono stato “quasi” invitato a non sollevare quel telo chiamato indifferenza al di sotto del quale c’è disperazione, paura, smarrimento, sofferenza. Nella società moderna tutto ciò che può turbare e arrecare dolore è tenuto a debita distanza convinti di essere immuni da malattie terribili e per questo si fa poco o quasi nulla per raccogliere le grida di allarme degli ammalati e di chi invita a monitoraggi scrupolosi di quei siti sensibili forse causa di quella malattia chiamata “cancro” di cui facciamo fatica anche solo a pronunciare il nome perché incute un timore cieco quando non è accompagnata da odiose scaramanzie. Nel mio continuo voler sapere di più, incontro anche persone che a malapena salutano per evitare discorsi e atteggiamenti superficiali che hanno l’effetto, spesso inconsapevole, di banalizzare la malattia o a forzati ed esagerati complimenti come: “forza e coraggio……non ti preoccupare i capelli e le unghie, sono il male minore”. La spontaneità e la disponibilità all’ascolto sono le chiavi per entrare nel cuore delle persone che si ammalano di tumore. Non guasterebbe un po’ di più considerazione dalle persone di un certo rilievo e posizione. Bisogna essere molto cauti a pronunciare entusiastici proclami come “il servizio del trasporto oncologico tramite Associazioni qui all’Elba andrà avanti come sempre” quando la realtà, in molti casi, è ben diversa. Mentre il Sindaco pronunciava quella frase, un’anziana signora disperata e senza soldi, non trovava nessuno disposto a trasportarla in continente per una visita oncologica. La cifra richiesta pare oscillasse tra le 150-250 euro. La generosità del reparto oncologico ha consentito, con il suo contributo, il viaggio alla signora allontanando così un dissesto finanziario che i viaggi per cura dei malati di tumore possono causare all’Azienda Sanitaria. Quante persone rinunciano alla cura in silenzio e dignità perché non hanno le possibilità e non sanno a chi chiedere un aiuto per essere trasportati dove fanno quelle terapie mancanti all’Elba? Un’altra situazione a dir poco allucinante l’ha vissuta una Signora operata da poco di tumore che si è recata digiuna in ospedale per una TAC prenotata e già rimandata a casa la settimana prima per una ulteriore preparazione, si è sentita dire che non poteva fare l’esame diagnostico perché l’apparecchio era guasto e se voleva farlo doveva andare subito in continente. PERCHE’ NON E’ STATA AVVERTITA? Abbiamo controllato gli accessi di quel giorno e risulta che l’apparecchio ha funzionato regolarmente per altri pazienti forse con patologie diverse. COMUNQUE ANDAVA AVVERTITA. Il marito in un vortice di emozione e sconforto ha caricato in auto la consorte e l’ha portata, rischiando una possibile crisi ipoglicemica per il prolungato digiuno (la signora è diabetica), in un ospedale vicino Pisa dove è stata sottoposta immediatamente alla TAC di cui abbisognava. E SE FOSSE INTERVENUTA UNA CRISI DIABETICA? PERCHE’ NON E’ STATA TRASPORTATA IN AMBULANZA? Ammalarci di tumore non è una colpa – mi ha detto una ragazza che ha come numero di cartella una cifra impressionante – dentro di noi c’è un alieno cieco e privo di emozioni, ma a sostegno della nostra sopravvivenza c’è in reparto un gruppo di persone preparate, umane, generose e disponibili. Francesco Semeraro. Comitato Elba Salute nel CREST
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