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sergio rossi da sergio rossi pubblicato il 30 Maggio 2009 alle 16:20
Al Responsabile del Sito Camminando Gradirei portare a conoscenza Sua e dei Suoi lettori e probabilmente pure di chi ha curato la stesura del โ€œlibroโ€ (in questo almeno in buona fede), di chi lo ha profumatamente pagato, di chi ne trae lecito vantaggio cosรฌ insistentemente promuovendolo e distribuendolo (auguri ..) di un particolare che a taluni apparirร  marginale ma per me non lo รจ. Non intendo con questo deflettere dal proposito di dare risposta a questa vera e propria โ€œriccaโ€ campagna tesa a screditare una serie di persone perbene (o la loro memoria) che hanno nella vicenda fatto solo il loro dovere professionale e/o amministrativo, solo in accordo e unitamente agli altri chiamati in causa nei modi e nelle sedi che comunemente riterremo opportune. Veniamo al punto: come giร  ebbi a spiegare personalmente qualche mese fa all'amico Alberto Fratti, al contrario di quanto emerge dagli atti processuali, non corrisponde alla realtร  che io e Daniele Palmieri ci presentammo per delle dichiarazioni spontanee, bensรฌ venimmo convocati insieme dal Comandante della Compagnia dei Carabinieri. Nellโ€™occasione ricordo che su richiesta fornii informazioni sulla vicenda delle Sirene relativamente ad un periodo in cui me ne ero piรน direttamente occupato da segretario cittadino del PCI e poi del PDS fino alle elezioni del 1994 anno in cui cessรฒ il mio impegno diretto in politica. Non firmai (come Palmieri) alcun verbale e ritenni pure solo vagamente documentativo di un quadro generale quello che avevo dichiarato, come semplice persona informata sui fatti, sensazione che mi rimase e si rinforzรฒ, visto che non fui mai sentito come testimone dal P.M. Neanche detti quindi eccessivo peso alla discrepanza, non mi interessava chi tra P.M. e i CC avesse commesso un errore che non mutava la sostanza delle cose. Sono costretto a farlo ora che vedo che, non tanto lโ€™ordinatore di un โ€œpamphletโ€ per il quale forse dovrei reclamare dei diritti dโ€™autore (tanto sono abbondanti le citazioni di elbareport e del sottoscritto), ma dei frequentatori del Blog, hanno letto in quel rispondere ad un invito e alle domande poste da un inquirente (come deve fare ogni buon cittadino) una volontร  persecutoria o addirittura la prova provata di un ridicolissimo โ€œcomplottoโ€. Ciรฒ detto mi taccio, e le anticipo che non annoierรฒ piรน lei o i suoi lettori nรฉ risponderรฒ ad eventuali ulteriori repliche sullโ€™argomento; cosรฌ รจ andata, punto. Mi viene solo da osservare chiudendo che la โ€œcoraggiosa operaโ€ viene promossa parlando tra lโ€™altro de โ€œlโ€™opera dei collaboratori di giustiziaโ€ (parolone) che deve essere chiaro non ci riguarda, la collaborazione di giustizia รจ una situazione nella quale un membro di un'organizzazione criminale a sfondo mafioso o terroristico decide di โ€œpentirsiโ€ per ottenere uno sconto di pena. Ora a parte che nessuno dei presunti complottatori rosso-verdi ha fatto mai un giorno al fresco, mi pare che lโ€™unica vicenda in cui si รจ trattato di associazione mafiosa allโ€™Elba non sia stata presa in alcuna considerazione, da chi ha steso questo regalatissimo โ€œnuovo vangeloโ€.
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