Sig. Diego Basile.
Lei giustamente fa rilevare un altro grande pericolo per lโElba che viene sottovalutato ed รจ quello, gravissimo, della crisi cui tutta la produzione idrica della Val di Cornia difficilmente potrร sottrarsi. A mรจ fanno impressione gli errori madornali . Ad esempio ho letto una notizia, che se รจ vera, รจ tremenda. Risulterebbe che i desalinizzatori esistenti o in progetto a Mola, preleverebbero lโacqua da trattare non direttamente dal mare ma dai pozzi esistenti o nuovi posti vicino alla costa in quanto contengono una percentuale minore di cloruro di sodio. Il solo fatto che qualcuno lโha scritta nellโarticolo che io ho letto significa che siamo proprio fuori strada. Significa abbassare il livello della falda di molti metri sotto il livello del mare senza tener conto che ciรฒ comporta la penetrazione nella falda medesima del cuneo salino con danni gravissimi di cui ci si accorgerร , ancor peggio di quanto accaduto per il laghetto Condotto, dopo anni di esercizio quando la falda ed il sottosuolo sanno irrimediabilmente compromessi. La cosa peggiore รจ la continua constatazione di procedure completamente errate accompagnate dallโabbandono di quelle buone. Tanto per uscire dallโesempio del mio serbatoio-galleria, cito quello del prof Megale che ben due decenni or sono aveva presentato un progetto ottimo che prevedeva di creare un grandissimo accumulo di acqua potabile mediante un diaframma impermeabile che isolasse dal mare e quindi preservasse dallโinvasione del cuneo salino, tutta la piana Di Marina di Campo. Era unโottima soluzione da nessuno presa in esame.
Se continuiamo invece a fare errori macroscopici, la crisi, quella grave, arriva per davvero.
Marcello Meneghin