Il mio intervento era riferito alla Gran Bretagna-- Posso perรฒ aggiungere che nei decenni passati la nostra economia era "molto" dinamica, anche perchรฉ spesso la nostra (lira) veniva svalutata per favorire le esportazioni, e noi che siamo stati gli inventori delle banche, in questo eravamo dei maestri. Certo, ora che tutte le aziende hanno de localizzato (anche in paesi che fanno parte della comunitร europea..) e abbiamo l'Euro, tutto questo non รจ piรน possibile. Devo anche dire che l'Italia, a differenza di altre nazioni ha eccome le "materie prime" (non tradizionali) che sono le cittร d'arte, i musei, le montagne dove poter sciare, i paesaggi, la cucina, e circa otto mila km di costa della quale in buona parte balneabile, ma, in particolar modo come in questo momento, mi pare di capire che con l'euro siamo un pochino carucci e di conseguenza fuori mercato, e aggiungo, (riferito all'arte in generale) non adeguatamente valorizzata, in quanto lโItalia possiede il piรน grande patrimonio artistico e culturale di tutto il mondo, costituito da piรน di 3400 musei, 2100 parchi archeologici e 43 siti Unesco. Nonostante questa ricchezza perรฒ, non si riscontra un ritorno economico adeguato, e se diamo uno sguardo agli altri Paesi, notiamo che alcuni, nonostante detengano anche solo la metร dei siti italiani, hanno un guadagno parecchio superiore.