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PENTECOSTE che fu... da PENTECOSTE che fu... pubblicato il 12 Maggio 2016 alle 16:41
Ricordo che verso la fine degli anni 60, esisteva la moda dei locali notturni che nascevano come funghi, dove si entrava senza pagare o pagavi una piccola quota pari al costo di una consumazione che era gratuita, le feste di paese con serate danzanti spesso a costo"O", enoteche dove si poteva bere un buon vino ed ascoltare della buona musica, boutique dove potevi acquistare un pezzo unico ad un prezzo vantaggioso, aperture di negozi di vario genere, di bar, dove con la lira potevi permetterti di offrire da bere a mezzo paese, pizzerie, ristoranti, nuovi gruppi musicali ed i turisti che ogni anno aumentavano, spiagge libere dove ognuno si portava l'occorrente per "stracquarsi a chiappe all'aria" senza pagare niente, il campeggio sulle spiagge, il proliferare dei "bungali" e lโ€™Elba nel periodo di Pentecoste โ€œinvasaโ€ da turisti tedeschi. Tutto andava a gonfie vele, poi tutto cambiรฒ fino ad arrivare ad oggi, ma con una costante. I turisti non aumentano e non sono piรน propensi a pagare per vari motivi quei servizi che prima erano gratuiti, come il posto in spiaggia ed i parcheggi anche blu ormai presenti ovunque, gli stessi anche a ridosso di quasi tutti i litorali Elbani, senza contare il costo aggiuntivo del traghetto per arrivare sull'Isola. Fermiamoci e ragioniamo prima che sia troppo tardi per TUTTI......., a meno che non si abbia la nostalgia di rivivere gli anni 50, anni che hanno visto emigrare molti Elbani verso terre lontane talvolta "molto amare". A tal proposito molti sono i fatti realmente accaduti da raccontare..
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