1) Non devono pagare il canone gli ultra settantacinquenni ma non tutti! Non basta essere anziani per non pagare il canone Rai, bisogna rispettare diversi requisiti per ottenere l'esenzione del canone:
aver compiuto 75 anni di etร entro il termine di pagamento del canone, ed avere un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge, non superi i 6.713,98 euro annui, una media di 516,46 euro al mese per 13 mensilitร pari a 6.713,98โฌ annui. Ma se รจ stata individuata la soglia di povertร che รจ pari a 7.678,00โฌ netti all'anno, come possono affrontare milioni di Italiani una ulteriore spesa in questo caso il canone? Pare di capire che di fronte al canone non esistono poveri.
2)Fino al 2008 gli invalidi e i disabili potevano beneficiare di una piena esenzione del canone Rai. Purtroppo con il Dpr n. 601/1973, tale esenzione รจ stata cancellata e oggi, un invalido o disabile per non pagare il canone Rai deve essere degente presso una casa di riposo, ma chi rimane in casa, talvolta impossibilitato ad uscire (vedi anche barriere architettoniche) e talvolta la TV unica compagnia, spesso si tratta di persone con assegno di invaliditร di 279,25โฌ mensili, ma che di fronte al canone sono persone abbienti.
3)I disoccupati, cosรฌ come chi ha un reddito basso, NON POSSONO CONTARE SU ALCUNA ESENZIONE. Con che cosa se non hanno nessun reddito? Anche qui, di fronte a persone che non hanno un lavoro, il canone "guarda da un'altra parte."
Detto questo, ieri ho letto una notizia che riportava una intervista ad una ex parlamentare che con pochi mesi di legislatura fatti negli anni passati, percepisce un VITALIZIO di 2000โฌ mensili, ma รจ in sintonia con chi vuole abolirlo (IL VITALIZIO) come il MOVIMENTO CINQUE STELLE ma lei dice solo per coloro che percepiscono oltre 10.000,00โฌ mensili, come se i 2.000,00โฌ fossero pochi spiccioli, ma forse non sa che ci sono pensionati che duemila euro li prendono in 3/4 mesi.