Sig. Marco, Messaggio 78931 del 10.05.2016, 11:58
Lei ha perfettamente ragione ed io so risponderle solo in questo modo.
Anche gli elbani potrebbero contribuire a far cambiare le cose dell'acquedotto cosรฌ come lo fanno in altri campi a cominciare da quello sanitario che รจ ancora piรน importante. Nel nostri caso bisognerebbe approfittare degli eventi certi come, se confermato nelle prossime settimane, il fallimento del progetto laghetti, laghetti che io avevo battezzato anni or sono fin dall'inizio come pozzanghere essendo chiaro a tutti che era ed รจ una soluzione sbagliata. Io temo un grande pericolo e cioรจ che l'intervento risoluto dell'Elba, intendendovi compresi la popolazione, i tecnici, gli amministrativi, le categorie ed associazioni di operatori che vi vivono attivamente ed infine autoritร responsabili, arrivi quando sarร troppo tardi. Faccio alcuni esempi. Al grande pericolo incombente della rottura della condotta sottomarina ben noto a tutti, bisogna aggiungerne un altro ancora piรน grave e cioรจ la CRISI TOTALE DELLA PRODUZIONE IDRICA DELLA VAL DI CORNIA dalla quale, secondo mรจ, si pretende l'impossibile cioรจ produrre, in un periodo come quello che ci aspetta di negativi cambiamenti meteorologici ed aumento della richiesta idrica, un quantitativo d'acqua sempre in aumento e sicuramente molto al di lร della sua potenzialitร reale. E non si capisce che l'intervento da fare all'Elba รจ soltanto uno ed uno soltanto e cioรจ accumulare le acque di pioggia tanto abbondanti da allagarvi molto spesso. Anche l'ASA era di questo avviso ma lo sta facendo in modo completamente sbagliato.
Questa รจ la mia paura che, come succede in tutta Italia, anche all'Elba si intervenga solo a posteriori, e cioรจ anche qui ci si limiti a rincorrere l'emergenza con tutti i guai che ciรฒ provoca, non arrivando mai e poi mai mai alla soluzione razionale del problema.