[COLOR=darkblue][SIZE=5]L'ARTE DI SCRIVERE: I REPORT DEL DIRETTORE [/SIZE] [/COLOR]
Ho giร accennato alle melanconiche venature linguistiche (โa cazzo di caneโ..., โfica ce n'รจ...โ, โla fava si ingrossa...โ, ecc.) spesso usate da MegaWriter, il direttore/ scrittore piรน amato dagli Elbani. Fra l'altro non va dimenticato che รจ riuscito in un'impresa quasi disperata, quella di spingere sia i vertici locali dei DS, di solito iperprotettivi con i 'compagni', a rivolgergli accuse di โsupponenza e arroganza, talvolta con l'offesa personale e la derisioneโ, sia di indurre un esponente del suo stesso partito (DS, per l'appunto) a definire il suo giornale come un โgiornale forcaiolo degno della peggiore specie leghistaโ. Con grande gioia โ immagino โ di bravi ed equilibrati collaboratori.
Ecco un altro aspetto del suo essere Mega: chi piรน di Lui รจ dotato di capacitร di introspezione psicologica? chi meglio di Lui sa dove brilla il Bene e dove si annida il Male? Qualcuno si รจ lamentato perchรฉ usa indebitamente il suo giornale per bombardare a tappeto, con nomignoli e immagini sarcastiche, i presunti difetti dell'avversario di turno. Ma quel qualcuno non ha capito che ne ha piena facoltร , che tutto gli รจ concesso. Madre Natura, infatti, si รจ comportata con Lui come una dea dell'abbondanza, elargendogli a piene mani sublimi qualitร . Le piรน evidenti sono l'occhio clinico e l'acutezza nell'analisi dei fatti: Sherlock Holmes, in confronto, era un dilettante ciucco. Le inchieste giornalistiche di MegaWriter sono diventate un modello per chi si avvia alla professione. I suoi giudizi su vicende e persone sono considerati mitici. Prendiamone uno come esempio.
Il 3 giugno 2004 MegaWriter dipingeva il ritratto di un suo preferito con una sottile Art of Flattery (una bella sviolinata, per dirla alla buona): โ... si vede da come parla dei gradi di capitano ricamati con i fili d'argento sulla uniforme tagliata su misura dal sartoโ. Il peana era iniziato il 21 aprile (โun ufficiale di altissima professionalitร ed efficienzaโ) e aveva raggiunto la sua acme l'11 maggio (โci riteniamo dei genitori 'fortunati', che se un'altro figlio avessimo avuto, lo avremmo voluto come luiโ).
La penna รจ fluida, il pathos รจ profondo: senza dubbio siamo di fronte a uno dei pezzi piรน toccanti della sua produzione letteraria. Ma, a parte lo svarione grammaticale (un'altro), dispiace che la commovente atmosfera disegnata da MegaWriter in veste di padre putativo sia stata inquinata da un piccolo neo: il figlio desiderato รจ stato โsospeso nel 2008 ed รจ stato condannato dalla Corte dโappello a un anno e sei mesi per i reati di peculato e detenzione di sostanza stupefacente, condanna confermata nel 2012 in Corte di Cassazioneโ (cfr. Il Tirreno, 26 marzo 2016).
Insomma: un occhio come uno zappone, direbbero dalle mie parti. Un abbaglio cosรฌ strabiliante avrebbe convinto chiunque a rinchiudersi in casa dopo aver messo spesse coltri di sbarramento a porte e finestre. Ma MegaWriter no. Lui ha continuato e continua a trinciare giudizi. La comunitร elbana non puรฒ e non deve essere privata della sua prosa avvincente e del suo infallibile intuito...
Michelangelo Zecchini