[COLOR=darkred][SIZE=4] AL " CORRIERE ELBANU", PIU' REALISTI DEL RE di Parkan Chaiprom [/SIZE] [/COLOR]
L'ultimo numero del โCorriere Elbanuโ, oltre al consueto attacco contro uno dei nemiciโ del โpadrone delle ferriereโ (questa volta tocca al presidente degli albergatori) e ad una interessante quanto originale lezione sulla libertร di stampa, contiene anche una sconcertante vignetta dove Tizio chiede a Caio dove puรฒ andare in vacanza e di fronte alla proposta di Caio (l'Elba) Tizio commenta: โNo, un mutuo da pagare ce l'ho giร โ.
Se davvero l'estensore dell'articolo (presumo il direttore del giornale, visto che il pezzo non รจ firmato) fosse libero come sostiene avrebbe quantomeno dovuto aggiungere che soprattutto i traghetti per arrivarci, all'Elba, costano troppo, dato che operano in un regime di sostanziale monopolio. E non รจ necessario avere fatto approfonditi studi di economia politica nรฉ avere seguito prestigiosi corsi di giornalismo per sapere che in regime di monopolio i prezzi sono i meno convenienti per il consumatore.
Dicevo della lezione sulla libertร di stampa. Secondo l'autore dell'articolo un giornale non รจ libero e indipendente se i suoi introiti derivano dalla raccolta pubblicitaria sul mercato e dal numero di copie vendute in edicola. Non รจ libero perchรฉ, in tal caso, la sua libertร di critica e di espressione sarebbe soffocata dal potere che gli inserzionisti esercitano su di lui.
Certo perรฒ che, francamente, risulta davvero difficile, se non impossibile, credere che se si รจ sul libro paga di un imprenditore (perchรฉ si scrive su un giornale che gli appartiene) si possa riuscire ad essere piรน obiettivi.
Magari, non guasterebbero un minimo di ritegno, di pudore, di rispetto dei lettori e della comunitร a cui ci si rivolge e anche una seria valutazione degli interessi del proprietario della testata. Perchรฉ, nella foga di compiacerlo, si puรฒ anche finire col ledere i suoi stessi interessi, considerato che i traghetti, di cui รจ proprietario, viaggeranno carichi di passeggeri ed auto solo se la gente deciderร di trascorrere le proprie vacanze anche all'Elba. Se si continua a parlar male dell'Elba e a trasmettere, anche all'esterno, un'immagine negativa dell'isola si fa un dispetto agli elbani, sรฌ, ma di sicuro anche a chi gestisce servizi fondamentali come quelli del trasporto marittimo. E se i profitti diminuissero l'armatore potrebbe anche decidere di rinunciare alla propria attivitร di editore.
Quindi, in definitiva, decidendo di essere โpiรน realisti del reโ si potrebbe finire col danneggiare gli interessi di chi ci dร da mangiare e dunque pure i nostri