Referendum costituzionale. Firma per le ragioni del No e per bloccare l'Italicum
Marco Travaglio Roma, Italia
Manca ormai solo il voto della Camera ad aprile per l'approvazione di una revisione costituzionale che riduce il Senato a un'assemblea non eletta dai cittadini e sottrae poteri alle Regioni per consegnarli al governo, mentre scompaiono le Province.
Potevano essere trovate altre soluzioni, equilibrate, di modifica dellโassetto istituzionale, ascoltando le osservazioni, le proposte, le critiche emerse perfino nel seno della maggioranza. Si รจ preferito forzare la mano creando un confuso pasticcio istituzionale, non privo di seri pericoli. La revisione sarร oggetto di referendum popolare nel prossimo autunno, ma la conoscenza in proposito รจ scarsissima. I cittadini, cui secondo Costituzione appartiene la sovranitร , non sono mai stati coinvolti nella discussione. Domina la scena la voce del governo che ha voluto e dettato al Parlamento questa deformazione della Costituzione, che viene descritta come passo decisivo per la semplificazione dell'attivitร legislativa e per il risparmio sui costi della politica: il risparmio รจ tutto da dimostrare e la semplificazione non ci sarร . Avremo invece la moltiplicazione dei procedimenti legislativi e la proliferazione di conflitti di competenza tra Camera e nuovo Senato, tra Stato e Regioni. Il risultato รจ prevedibile: sono ridotte le autonomie locali e regionali, l'iniziativa legislativa passa decisamente dal Parlamento al governo, in contraddizione con il carattere parlamentare della nostra Repubblica, e per di piรน il governo non sarร piรน l'espressione di una maggioranza del paese.
Giร lโattuale parlamento รจ stato eletto con una legge elettorale definita Porcellum. Ancora di piรน in futuro: con la nuova legge elettorale (c.d. Italicum) - risultato di forzature parlamentari e di voti di fiducia - una minoranza, grazie ad un abnorme premio di maggioranza e al ballottaggio, si impadronirร alla Camera di 340 seggi su 630.
Ridotto a un'ombra il Senato, il Presidente del consiglio avrร il dominio incontrastato sui deputati in pratica da lui stesso nominati. Gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, Csm) ne usciranno ridimensionati, o peggio subalterni. Se questa revisione costituzionale sarร definitivamente approvata la Repubblica democratica nata dalla Resistenza ne risulterร stravolta in profonditร . Eโ gravissimo che un Parlamento eletto con una legge giudicata incostituzionale dalla Corte abbia sconvolto il patto costituzionale che sorregge la vita politica e sociale del nostro paese.
Nel deserto della comunicazione pubblica e con la Rai sempre piรน nelle mani del governo, chiediamo a tutte le persone di cultura e di scienza di esprimersi in un vasto dibattito pubblico, anzitutto per informare e poi per invitare i cittadini a partecipare in tutte le forme possibili per ottenere i referendum, firmando la richiesta, e per bocciare con il voto nei referendum queste pessime leggi. Sentiamo forte e irrinunciabile il compito di costruire e diffondere conoscenza per giungere al voto con una piena consapevolezza popolare, prima nel referendum sulla Costituzione e poi nei referendum abrogativi sulla legge elettorale. Per ottenere questi referendum sulla Costituzione e sulla legge elettorale occorrono almeno 500.000 firme, per questo dal prossimo aprile vi invitiamo a sostenere pienamente questo impegno.
Sono Direttore de Il Fatto Quotidiano che ho contribuito a fondare nel 2009. Faccio appello a tutte le persone di buona volontร affinchรฉ diano il loro contributo creativo a questo essenziale dovere civico.
1 giorno fa Marco Travaglio ha lanciato questa petizione
101.368 sostenitori
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