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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 9 Febbraio 2016 alle 11:14
[COLOR=darkblue][SIZE=5]I 21 LAGHETTI DA COSTRUIRE ALL'ELBA PER RISOLVERE Il PROBLEMA IDROPOTABILE [/SIZE] [/COLOR] Vista l'mportanza che, a mio avviso, rivestono i laghetti in oggetto, faccio seguito alla mia nota 137 del 05.02.2016, 10:47 per dare ulteriori dettatagli. Dalla foto che allego si vede bene che il laghetto Condotto recentemente costruito vicino a Portoferraio รจ, ai nostri giorni, quasi vuoto e lo conferma la fascia piรน chiara della sponda che nella foto rappresenta il livello normale a laghetto pieno o comunque con un discreto invaso. Il mio dubbio riguarda due tipi di gravi perdite d'acqua. Il primo, dovuto alla evaporazione provocata dai cocenti raggi del sole elbano, รจ cosa certa ma per capire se il secondo, dovuto a mancata impermeabilitร  del fondo lago, mi rifaccio alle mie conoscenze di lavoro effettivamente eseguito. Allego una sezione della diga alla cui costruzione ho collaborato anch'io anni addietro. Dalla figura si vede che, nonostante la diga fosse interamente ancorata alla roccia viva, si รจ costruito un diaframma di impermeabilizzazione con profonde perforazioni eseguite operando dai cunicoli che si si intravedono nel disegno ed iniettando nella roccia tonnellate e tonnellate di cemento: Si tratta di una prassi normalmente effettuata per garantire la tenuta del lago. Devo aggiungere che, nonostante il diaframma nel caso specifico della diga di Val Noana nel rentino, si sono, verificate ugualmente delle perdite che hanno richiesto una aggiuntiva opera di perforazione della roccia ed iniezione di cemento. Per scoprire queste perdite, a lago riempito, si usava colorare di verde azzurro intenso l'acqua dl lago stesso mediante la fluorescina che poi sbucava a valle denunciando le perdite. Mi piacerebbe sapere se anche al aghetto Condotto si sono operate operazioni del genere che, secondo mรจ, sarebbero state ancora piรน necessarie di quelle descritte vista la diversa natura del terreno intorno Laghetto Condotto rispetto alla roccia viva del lago citato. Ove ci si fosse limitati alla sola costruzione dello sbarramento credo che sarebbe plausibile pensare che l'acqua accumulata (e che come giร  detto proviene in parte dagli acquedotti), non potesse sfuggire in quantitativi non trascurabili. La conclusione della mia nota รจ evidente. Siamo in presenza di una siccitร  eccezionale e l'unico esempio di possibilitร  di avere all'Isola d'Elba ben 64000 mc d'acqua accortamente accumulata durante i precedenti periodi piovosi e disponibile per diversi usi si dimostra nella realtร  un fiasco completo con un laghetto quasi vuoto. Se quanto detto corrispondesse interamente a veritร  saremmo in presenza di una prova documentata della necessitร  di modificare urgentemente il programmar ASA che prevede la costruzione di un'altra ventina di laghetti orientando invece le opere in progetto verso altre soluzioni ad esempio considerando anche quella proposta dal sottoscritto che prevede di effettuare l'accumulo interamente nel sottosuolo ed entro un'opera interamente rivestita di calcestruzzo e protetta anche da vernici che ne garantiscano l'impermeabilitร  assoluta..
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