Un piccolo minimarket (la Coop di paese a Capoliveri ha queste caratteristiche) ormai in stato di abbandono, con igiene al limite, con sugli scaffali scatolame e buste di alimentari da sopravvivenza postbellica, nato a suo tempo a dispetto, per evitare che altro negozio (Conad) prendesse quel fondo, vuol far credere che la chiusura dipenda dal fatto che trova difficoltร nellโapprovvigionamento. Si dice che non puรฒ usare il camion gigantesco, quello che anche dโestate occupa lโintera piazza di S.Gaetano fregandosene degli altri locali e delle loro vetrine e tavolini e clienti, quando sarebbe sufficiente addirittura un piccolo mezzo Piaggio, un piccolo camioncino, vista la estrema modestia dellโassortimento.
A difesa di tale assurdo cโรจ chi non esita ad offendere la memoria di un intero paese, la memoria di una intera comunitร , descritta affamata ed urlante miseria negli anni cinquanta, sfamata a suo dire dalla proletaria, come se questa fosse la mensa dei poveri o la caritas! Cโรจ chi ricorda i famosi libretti o quadernetti, dove si segnava, e si pagava ogni quindici giorni o quando comunque si riscuoteva, ed il rapporto era diretto con Delia, Isabella la Mora, Abramo, Il Vecchietti, Rositta, Ugolina, gli Ambrogi, Giovanniโฆtitolari di forni, negozi di alimentari, macellerie, che allora esistevano e dove i capoliveresi non pietivano elemosine, ma si rifornivano con modestia, magari con estrema modestia, ma certo con quella dignitร che li ha sempre contraddistinti, dignitร che nessuno, nessuno puรฒ permettersi di offendere.
Tanto meno puรฒ essere concesso a chi vorrebbe rivolgersi ai cittadini capoliveresi presentandosi come nuovo, critico, alternativo, lungimirante, dimostrando invece lโincapacitร di esprimere una minima valida e significativa argomentazione, facendosi anzi promotore o coadiutore di sprovvedute iniziative e soprattutto senza far ricorso ad un linguaggio assurdamente retrogrado ed espressioni che suonano profondamente offensive per quella comunitร di cui vorrebbe invece conquistare i favori.