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[COLOR=darkred][SIZE=5] Eccelsi Capitani Coraggiosi,… a babbo morto!!! [/SIZE] [/COLOR] Dopo un mio reclamo inerente ai lavori sulla strada provinciale di Schiopparello, la strada è stata rattoppata in diversi punti con dell’asfalto. In particolare in un rattoppo di una buca, si è evidenziato che l’asfalto senza che si sia rappreso, è colato al suo interno. In questo particolare lavoro di scavo e interramento di una tubazione, se si formano delle buche, l’obbligo professionale impone di capirne il motivo, quindi scavare per poi ricoprire la buca e tapparla come si deve. La tubazione è protetta da uno strato di sabbia, è ovvio che se lungo il percorso ci sono delle buche, l’acqua piovana dilaverà le sabbie creando dei pericolosi vuoti che in seguito potrebbero rovinare sulla tubazione. Qui si parla di lavori per milioni di Euro, che una volta (forse) che verranno terminati, come in altri lavori, non saranno funzionanti per il semplice motivo che il tutto risulterà un lavoro rabberciato. Se i lavori verranno terminati, gli “ Eccelsi lodatori“ usciranno tutti allo scoperto per decantare “ l’opera “, ma nessuno ci dirà MAI quanto ci è venuta a costatare. Un qualcosa di simile lo abbiamo visto quando sono terminati lavori del Castello del Volterraio. Titoli in prima pagina , numerosi interventi di professionisti etcc. per lodare legittimamente l’apertura di un opera d’arte. Ma quando ci sono state le magagne, Tutti questi “Eccelsi lodatori “ non si sono mai fatti sentire, ma dov’erano??? Forse…forse gli piace vincere facile??. Con tutte le contestazioni e reclami che sono stati pubblicati, ci credo che il Castello del Volterraio doveva essere accessibile ai visitatori il più presto possibile! Visto la possibile e imminente perdita di prestigio dell’Ente preposto. Poi… costi quel che costi, tanto pagano i Cittadini. Per la maggiore e tanto decantata “ trasparenza e chiarezza “, sarebbe interessante vedere le fatture per poter capire quanto ci è costato il ritorno della Ditta che ha effettuato il termine dei lavori e il perché a suo tempo li aveva sospesi. Giancarlo Amore