AREZZO. Ventisette settembre 2013. Banca Etruria sta affondando, e nemmeno troppo lentamente. Le sofferenze sui crediti hanno superato i due miliardi di euro e alle filiali sul territorio รจ stato dato l'ordine di vendere 110 milioni di obbligazioni subordinate. L'ultima, disastrosa, mossa per tenere a galla il "Titanic".
Eppure, quel 27 settembre, il consiglio di amministrazione della Popolare si sente in vena di delibere generose. Scrivono gli uomini di Bankitalia nel verbale della terza, e ultima, ispezione. ยซLa banca ha elargito 2,1 milioni di euro di premi per il personale per il conseguimento di traguardi importantiยป. E ancora: ยซNegli ultimi cinque anni gli emolumenti per tutti i membri del cda ammontano a 14 milioni di euroยป. Non sono semplici osservazioni, ma fatti che spingono l'ispettore della vigilanza Giordano di Veglia a chiedere l'avvio di una procedura di sanzione per anomalie nelle ยซpolitiche e prassi di remunerazione e incentivazioneยป del gruppo bancario.
Tutto il cda potrebbe essere multato, compresi il presidente Lorenzo Rosi, il suo vicario Alfredo Berni e il vicepresidente Pier Luigi Boschi. Il padre del ministro delle Riforme.