[COLOR=darkblue][SIZE=5]PROF. CAMBI, PER MESSALLA E OVIDIO ALLE GROTTE MANCANO PROVE CONCRETE [/SIZE] [/COLOR]
Caro Prof. Cambi,
nella sua risposta apparentemente paciosa spuntano, sottolineati da termini come livori e rancore, esempi di nervosismo che non hanno ragione di essere. Forse le รจ sfuggito il vero scopo del mio intervento, che รจ questo: porre domande per ottenere dati probanti su una ricostruzione storica che, in modo non convincente, ha permesso a Lei e ad altri di far approdare allโElba personaggi di primo piano della Roma augustea come Valerio Messalla Corvino e Publio Ovidio Nasone. Cosรฌ si legge, oltre che in saggi specialistici, in decine e decine di articoli su internet. A me, al riguardo, รจ sorto piรน di un dubbio e lo ho esternato in maniera documentata. Ma le mie critiche aperte e costruttive, volte ad aprire una discussione scientifica e a fugare quei dubbi nellโinteresse della collettivitร , non devono essere confuse con le insinuazioni di bassa lega adottate da chi ha respirato in modo deviato lโaria delle sacrestie.
Qualora venga dimostrato che un grande generale/mecenate delle arti (Messalla) e un altrettanto grande poeta (Ovidio) hanno dato lustro, circa duemila anni fa, alla nostra isola, sarรฒ il primo ad esultare. Ma per ora non รจ cosรฌ: allo stato attuale delle ricerche si tratta solo di congetture, come hanno giustamente titolato alcuni giornali.
Nรฉ mi persuade, Professore chiarissimo, un suo ragionamento di tipo assiomatico: โquesta ipotesi (le Grotte in proprietร di Messalla, ndr.) รจ stata approvata e validata da numerosi colleghi storici e archeologi molto importanti โฆ docenti in prestigiosi Atenei italiani e stranieri, in sedi e riviste scientifiche di altrettanto prestigioโฆโ. Non funziona cosรฌ: se tale ipotesi risultasse errata, lโerrore rimarrebbe anche con lโavallo di qualsiasi luminare. Le faccio un esempio terra terra, ma pertinente. Proprio allโElba a metร degli anni Novanta, fu scritto che Ovidio fu mandato in esilio. Lo stesso ritornello, sbagliato perchรฉ Ovidiรฒ subรฌ la pena della relegatio e non dellโexilium (lo dice lui stesso, piรน volte, nei Tristia) fu replicato da qualificati archeologi (se lo desidera farรฒ nomi e cognomi, compreso il suo) nel 1996, nel 1997, nel 2001, nel 2006, nel 2014, nel 2015. Le ripetute validazioni, evidentemente, non sono servite a estinguere lโerrore, anzi lo hanno potenziato.
Meno che mai mi convince la sua allusione ai tempi mitici (i miei), ormai superati. A parte il fatto che lโultimo scavo da me diretto (guarda caso in due fattorie romane), con la collaborazione di colleghi della New York University e della North Carolina University, risale al 2008 โ anno, se non erro, molto vicino ai โsuoiโ tempi โ, la richiesta che Le ho rivolto, tanto elementare quanto essenziale, fa parte della metodologia archeologica da sempre: fornisca le prove! Tali non sono quelle che Lei cita: alle Grotte non esiste alcun bollo riferibile a Messalla Corvino perchรฉ la lettura giusta di quel bollo รจ CORIMBI, che con i Messalla non cโentra niente. E il bollo del servo (o liberto) HERMIA, trovato su due dolia di S. Giovanni, ai fini dellโattribuzione di proprietร vale poco o nulla. Non mi dilungo per non annoiare i lettori. Le mie profonde perplessitร potrร leggerle, in modo dettagliato, in una sede piรน appropriata.
Su una cosa, Professore, siamo dโaccordo: va riconosciuto lโappassionato contributo volontario dato da tanti giovani alla ricerca. Per loro, tanto di cappello.
Michelangelo Zecchini