Scontrini fantasma a Palazzo Vecchio.
Nonostante lโex sindaco Matteo Renzi e il suo erede Dario Nardella ripetano da settimane di non aver nulla da nascondere e che le loro spese di rappresentanza sono โle piรน trasparenti dโItaliaโ, continuano a non divulgare nรฉ ricevute nรฉ giustificativi. SUL SITO del capoluogo toscano rimangono i soliti resoconti generici privi di qualsiasi indicazione specifica mentre Francesca Santoro, dirigente dellโufficio del sindaco che custodisce i segreti del portafoglio dellโente, nega lโaccesso agli atti ai consiglieri che ne hanno chiesto copia.
HA TENTATO di muoversi la politica. Dieci giorni fa lโopposizione di Palazzo Vecchio ha chiesto in aula che venisse redatta una relazione sulla trasparenza dellโamministrazione ma la richiesta รจ stata bocciata dal Pd compatto insieme al capogruppo di Forza Italia che ha poi preso le distanze dal documento.
Ignazio Marino spinto a presentare le dimissioni dal Partito democratico guidato da Renzi proprio sulle spese di rappresentanza.
SULLE SPESE di Marino si รจ mossa sia la Corte dei Conti sia la Procura di Roma e al momento lโex chirurgo non risulta indagato. Sulle spese di Renzi, invece, la vicenda รจ invertita: lโoggi premier non ha reso trasparente neanche un pranzo; Lino โ un ristoratore che lui frequentava assiduamente giร ai tempi della presidenza della Provincia (quando in pasti spese 600 mila euro: calcolo della Corte dei Conti) โ ha dichiarato al Fatto che mandava le fatture dei pasti direttamente a Palazzo Vecchio. Da qui la magistratura contabile ha aperto un fascicolo,mentre la Procura di Firenze, a quanto รจ dato sapere, ha ritenuto per il momento di non intervenire.