[COLOR=darkred][SIZE=4] ANCORA UN INCIDENTE MORTALE IN GITA [/SIZE] [/COLOR]
Dalle colline di Wa-Wee, a nord della Thailandia, quasi in Birmania,...
Ho letto con rammarico dell'ennesimo ragazzo morto in gita scolastica, cadendo dalla finestra dell'hotel dove il gruppo, in visita ad EXPO, era ospitato.
Anche in questo caso, come gia' successo lo scorso maggio, quando e' caduto, da una scala antincendilo morendo, in circostanze ancora misteriose lo studente Domenico Maurantonio 19 anni, il Liceo Fermi di Cecina aveva organizzato una gita all'EXPO di Milano, e anche in questo caso omerta' o reale ignoranza dei fatti e delle cause, rendono misteriosa la morte dello studente diciassettenne di provevnienza a noi molto vicina.
Alla sua famiglia, agli amici studenti , al Dirigente Solastico ed agli insegnanti del Liceo Fermi di Cecina le mie piu' sentite condoglianze e la partecipazione alle loro preoccupazioni.
Aver accompagnato negli ultimi anni d'insegnamento innumerevoli gite scolastiche in Italia ed in Europa, a Barcellona, mia meta preferita, a Praga, a Mathausen,A Salisburgo, in Inghilterra ad Oxford, in Grecia , in Sicilia , sulla neve al Tonale, etc sempre su sollecitazione della scuola che spesso non trovava altri insegnanti disposti a farlo, proprio per la responsabilita' che questo comporta, ormai in pensione da 6 anni, mi riporta a quei momenti che ho sempre vissuto con grande partecipazione, coinvolgendo i ragazzi , le famiglie ed i colleghi, quando sono stato capogruppo, nella gestione dell'ordine e della sicurezza.
Non voglio pontificare, mi scuso se questo dovesse apparire, per fortuna piu' che per capacita', mi e' sempre andata bene, anche se qualche momento di preoccupazione talvolta c'e' stato. ed e' stato risolto con la sensibilita' e la professionale attenzione dei molti colleghi che mi hanno accompagnato.
Mi chiedo ," ma che diamine hanno in testa i ragazzi per esporsi a certi rischi ?" Ovviamente non mi riferisco a questo caso, ancora sotto indagine da parte della magistratura, ma spesso alla base di questi frequenti drammatici incidenti, c 'e' uno stato di alterazione della coscienza dello studente e/o dei suoi compagni, prodotto dall' assunzione di alcool e droghe, magari leggere. che si uniscono all'eccitazione che sempre si accompagna ad una gita scolastica con i compagni di classe, con i quali spesso scatta il desiderio di confrontarsi , per apparire come leader.
Ovviamente in qualunque gita e' proibita l'assunzione in camera, come per strada, di sostanze che provochino un'alterazione della coscienza, ma cosa possono fare gli insegnanti per impedirlo ? Difficile prestare un' adeguata sorveglianza, quando ogni esercizio per strada e' ben lieto di vendere alcool e quant'altro, nonostante sia proibito per legge ai minori. Si arriva anche alle ronde in camera ed alle ispezioni da parte degli accompagnatori del gruppo, ma e' quasi impossibile averne un efficace effetto disssuasivo o repressivo. Gli studenti vengono divisi nelle camere secondo una lista ben valutata, ma durante la notte fanno l'impossibile per scambiarsi nelle camere per giocare, parlare o anche semplicemente per venire meno alla disposizione.
Ho visto Hotels danneggiati seriamente dalla foga degli studenti, alcuni Hotels chiedono anche la cauzione all'ingresso per coprire i danni.
Difficile gestire i propri studenti in grandi Hotel dove siano presenti altre gite, magari piu' turbolente e meno sorvegliate
Bisognerebbe avere dei ragazzi consapevoli, resi tali dalla famiglia e dalla scuola, che non necessitino di accompagnatori carcerieri per non perdere la testa. Che aderiscono alla gita con sincera curiosita' e voglia di conoscere. La sorveglianza dovrebbe essere facile, serena, proposta insieme alle informazioni sui luoghi che si visitano.
Gli studenti dovrebbero vedere la gita , che si chiama d'Istruzione e non di Distruzione, come un'occasione da meritarsi davanti alla famiglia ed alla scuola, non dovrebbero essere tutti automaticamente ammessi.
Prima della gita bisognerebbe fare un training d'i preparazione alla gita con valutazione, come usava fino a non molto tempo fa, e chi non lo supera o non ha un' adeguata valutazione in condotta e nelle materie oggetto di studio, rimane a casa ed ha occasione per ripensarci e magari recuperare materie trascurate.
Che delusione e rammarico accompagnare in gita ragazzi che sbadigliano davanti al Partenone, o tentano di confondersi nella folla e rimanere indietro per fumare o cmq per concedersi cio' che e' proibito.
La proposta che sta cominciando a passare e' di smetterla con le gite, e cosi' ci saremo arresi ancora una volta alla difficolta' di educare e far crescere i nostri ragazzi, in comunione con i loro simili, rendendoli buoni cittadini, tolleranti e capaci di vivere ed accettare le differenze nelle varie culture, informati sulla storia e l'arte che hanno prodotto l'attuale presente del loro Paese, ...
che schifo !
Arrendersi davanti alla difficolta' non e' mai stato educativo, e' con l'esempio e la dedizione che dobbiamo crescere i nostri studenti, cittadini di domani.
Prof. M.P.