[COLOR=darkred][SIZE=4]Le responsabilitร dei nostri amministratori sulle spalle dei giovani elbani
Considerazioni sulla programmazione a lungo termine e formazione [/SIZE] [/COLOR]
Le nostre scuole lanciano sempre piรน spesso iniziative per preparare i nostri giovani al futuro e al mondo del lavoro. Tra le piรน importanti degli ultimi tempi, che tengono conto della nostra insularitร , sono appena stati presentati il nuovo bando di concorso per Intercultura, a cui la Banca dellโElba partecipa con una borsa di studio, e la recente manifestazione di orientamento offerta dallโUniversitร di Firenze, su invito della prof.ssa Battaglini, per lโingresso universitario verso studi post-secondari, e quindi non limitato strettamente allโateneo fiorentino. ร stata unโoccasione che riflette quello che universitร pubbliche e private compiono anche allโestero, cioรจ la comunicazione per stimolare gli studenti e risolvere interrogativi su corsi di studio e quesiti pratici.
Colpisce la concomitanza di queste iniziative con la nascita proprio allโElba di un sindacato a livello nazionale, lโ โAssociazione A.n.I.s. sullโauto organizzazione dei lavoratori stagionaliโ, che ha organizzato in questi giorni una manifestazione davanti a Montecitorio contro lโammortizzatore sociale Naspi, che riforma il sussidio di disoccupazione.
In un momento dellโanno in cui si comincia a girare per i paesi dellโElba nel consueto modo invernale quasi surreale, a volte spettrale, sarebbe stato auspicabile avere una sala dellโAuditorium pienissima di studenti, professori e genitori. Sarebbe stato un messaggio chiaro e inconfutabile ai nostri amministratori, soddisfatti per una stagione turistica estiva buona, ma ancora imbrigliati nella lentezza di adeguamento della nuova economia, nella insufficienza di progetti e programmi a lungo termine per valorizzare i nostri beni, centri storici, musei, aree pubbliche e tenerli fruibili tutto lโanno o buona parte dellโanno. ร quindi il nuovo sindacato dei lavoratori stagionali che sta avendo il maggiore successo, e presto un bus partirร alla volta di Montecitorio e della Commissione del Lavoro della Camera.
Possiamo tuttavia intravedere un cambiamento, quando la giovane associazione, tra le rivendicazioni โstoricheโ, propone di dare qualcosa in cambio alla comunitร . Non si tratterebbe piรน di un passivo assegno alla disoccupazione, ma, per la prima volta, una sorta di servizio civile che valorizzi e mantenga viva la responsabilitร di ognuno verso la propria isola: ยซIn effetti - dice Cafagna, uno dei soci fondatori - questa รจ una delle ipotesi che รจ stata avanzata, anche all'interno della categoria. E molti sono anche d'accordo. Fra l'altro la Regione Toscana in iniziative di questo tipo รจ sempre stata all'avanguardia: potrebbe stanziare risorse per lavori socialmente utili da affidare agli stagionali nei mesi di inattivitร ยป.