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Riccardo Nurra da Riccardo Nurra pubblicato il 15 Settembre 2015 alle 3:32
Considerato che non è stato possibile rispondere in modo completo per aver sforato il tempo consentito per la risposta all’interrogazione del consigliere Del Torto circa la situazione delle palme e le modalità di delimitare zone intorno alla piante malate, invio la risposta integrale alla interrogazione presentata. Bene ha fatto il consigliere Del Torto a presentare specifica interrogazione sui Giardini delle Ghiaie e sulle palme: mi ha offerto la possibilità di spiegare a tutti la situazione ed eventualmente accelerare i tempi, certo non più di quanto le regole lo consentano. Il consigliere ha preferito esternare la propria preoccupazione ancor prima di presentare l’interrogazione, però – se avesse voluto saperne di più e subito – sarebbe stato sufficiente e sicuramente più rapido avere un incontro con me: il consigliere sa bene che sono sempre più che disponibile. In questo modo avrebbe potuto tranquillizzare da subito le tante persone che a lei si rivolgono, senza che queste, “i soliti noti” sentissero la necessità di lamentarsi su facebook! A questo proposito assicuro, per il presente e per il futuro, che tali modalità di rapporti mi sono totalmente estranee e non incidono in alcun modo sulle mie decisioni.. Come il consigliere sa bene – e come lei tanti – io sono qui tutte le mattine, senza alcun compenso, a disposizione per informazioni e dubbi, naturalmente per quanto di mia competenza:. E veniamo al punto in questione: la responsabilità per il posizionamento di quei “maldestri” cartelli, me la prendo tutta io: anche se li ha messi la cooperativa che gestisce i giardini, lo ha fatto su mia precisa indicazione. Sono stato alla festa del Rugby e a quella delle Società sportive, che si sono svolte entrambe ai Giardini delle Ghiaie: fino a quella data non era stata segnalata alcuna situazione di pericolo imminente, né dal Servizio Fitosanitario della Regione Toscana (che spesso, e di propria iniziativa, viene a verificare lo stato delle palme), né dalla Forestale, né dalla Cooperativa che gestisce i giardini. E questo mi faceva sentire abbastanza tranquillo. Però, proprio alla vigilia della Festa de l’Unità, ho avuto occasione di leggere su “Il Tirreno”, una pagina locale molto allarmante: per questo motivo mi sono trovato costretto a far transennare le palme, dispiaciuto e senza nessuna premeditazione – per chi ha intenzione di credermi – perché era proprio il giorno precedente l’inizio della festa del PD. Ho cercato con i consiglieri Mazzei e, soprattutto, Andreoli, di trovare il modo migliore perché la festa si svolgesse senza impedimenti: e, se ho fatto transennare e mettere cartelli, è stato forse per un carico di responsabilità e per un eccesso di zelo. A tal punto che ho ricevuto critiche anche da qualche esponente della maggioranza, ma avevo sempre in mente quello che mi diceva la mi’ nonna: “Meglio avé paura che toccanne.” Evidentemente non potevo delimitare le zone (che secondo me sarebbe stato meglio non fossero frequentate) altro che con qualche transenna e un po’ di fettuccia: ho ritenuto che gli adulti potessero capire (e facessero capire anche ai minori accompagnati) il significato di una fettuccia biancorossa tesa fra due punti… Proseguendo… a parte la grave piaga del “punteruolo rosso” che attacca le palme, la situazione ai Giardini delle Ghiaie appare al momento sicura. Ricordo che ai tempi dell’amministrazione Peria – a seguito della caduta di un ramo prima sopra un’altalena, poi sopra due passeggini fortunatamente vuoti – la zona , anche in quel caso, venne transennata con fettuccia (ho le foto di allora) e non mi sembra che in quell’occasione nessuno si sia scandalizzato. Successivamente un agronomo fece tagliare una trentina di piante – nessuna palma fra queste – grandi e piccole: supposi e suppongo considerasse le rimanenti piante sicure… L’allora vicesindaco, Cosetta Pellegrini, affermò – e non ho mai avuto motivo per non crederle- in un’intervista del 2 maggio 2014 che c’era stato un accurato controllo della situazione e che sarebbe stato il caso di continuare “di routine” in modo periodico, questa procedura, almeno ogni 3 – 4 anni. (Ho l’intervista di allora) Questi i precedenti: ad oggi è passato solo un anno e cinque mesi e questo mi ha sempre fatto sentire sufficientemente tranquillo, visto che il controllo era stato fatto da un agronomo e non molto tempo fa. Del resto l’Ufficio competente – anche se al proposito non ha redatto verbali – ha mantenuto e mantiene continui contatti con il Servizio Fitosanitario della Regione, monitorando costantemente la situazione. Nei giorni scorsi, su mia indicazione, l’Ufficio competente ha inoltrato precise richieste di preventivi a differenti agronomi per “un’indagine visiva e strumentale” delle piante esistenti. Dal momento che il “verde” ai Giardini delle Ghiaie si è negli anni drasticamente ridotto, sia per il taglio di cui sopra, sia per il recente taglio di molte palme (non ancora del tutto concluso), ed è destinato a ridursi ulteriormente per la vetustà della vegetazione residua ed irrimediabilmente destinata a seccare, sono state chieste ai diversi agronomi e al competente personale dei vivai, informazioni sui tipi di essenza e circa l’ubicazione ideale di nuove piante da mettere a dimora per rinnovare la vegetazione dei Giardini. Colgo l’occasione per informare questo Consiglio che una nuova e importante piantumazione dovrebbe realizzarsi il giorno 21 novembre prossimo venturo, durante la ripristinata “Festa degli alberi”, per la quale il Sindaco ha dato precise assicurazioni. Certo, anch’io non mi sento particolarmente soddisfatto della tempistica degli interventi, ma come il consigliere immagino sappia, una Pubblica Amministrazione ha tempi molto diversi da quelli auspicati. Comunque lei potrà accertarlo di persona quando – in un futuro prossimo o anteriore – in caso di vittoria elettorale, potrà governare. Nel settore privato – come ben si sa – la situazione è molto diversa (nella mia veste di privato cittadino anch’io ho avuto una palma malata, ma ho fatto presto: ho chiamato una ditta, me l’hanno tagliata e triturata, ho pagato la fattura e, con dispiacere ma in tempi brevi, ho risolto la situazione): la pubblica amministrazione deve chiedere preventivi,fare bandi o gare, verificare i documenti, verificare che ci siano fondi disponibili nei capitoli e, solo successivamente, può agire. D’altra parte non si può nemmeno pensare – e non l’abbiamo fatto – di spendere tutto quanto “disponibile” per le palme: senza contare lo “zampino” di Renzi che – annunciando l’avvenuta diminuzione delle tasse – pare, così ci dicono negli Uffici competenti, abbia prodotto al nostro Comune un impoverimento di 700mila euro. Se alla luce di tutto questo penso alle misure adottate nel nostro Comune sino ad oggi, mi viene da dire che non si è trattato – come sostenuto dal Consigliere - di “semplici avvisi”: sono state tagliate circa 15 palme, disinfestate altre 50 e sfrondate una decina. E proprio oggi, con i Giardini delle Ghiaie chiusi, è previsto il taglio dei tronchi di quelle presenti già sfrondate. Ed infine, per quanto riguarda le “responsabilità”… penso che i Dirigenti – ai quali sono state segnalate più volte situazioni critiche e di disagio – se le debbano assumere. Noi, con le disponibilità economiche che abbiamo a disposizione, ce la mettiamo tutta: cerchiamo di intervenire costantemente, cercando di tenere sotto controllo la situazione, anche alla luce di quanto scaturito nell’ambito del Convegno svoltosi a Portoferraio e organizzato dalla Regione Toscana sulla “calamità punteruolo rosso”. Purtroppo, in quella sede gli esperti del settore ci hanno chiaramente fatto capire che siamo destinati ad essere sconfitti e a rinunciare a tutte le nostre palme: l’unica altra alternativa sarebbe – per sempre – una disinfestazione costante e periodica, ma non credo che la nostra Amministrazione – la nostra, come la maggior parte delle Amministrazioni in Italia – se lo possa in questo momento permettere. Purtroppo. Riccardo Nurra Consigliere comunale
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