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Luciana Gelli da Luciana Gelli pubblicato il 11 Settembre 2015 alle 14:56
1 settembre alle ore 11:31 Sai di cosa si occupa la Legge della Regione Toscana 28/2015? รˆ la legge che lo scorso marzo ha riordinato lโ€™assetto istituzionale e organizzativo del Servizio Sanitario regionale. CHE COSA SIGNIFICA? SIGNIFICA CHE LA TUA AZIENDA SANITARIA LOCALE NON ESISTE PIร™. Dal 1 luglio le 12 asl toscane sono state accorpate in 3, una per area vasta (Toscana centro, Toscana nord-ovest e Toscana sud-est) guidate oggi da commissari e vice-commissari di nomina politica, domani da direttori che accentreranno un enorme potere decisionale. Desta non poche perplessitร  la figura del Direttore della Programmazione, diretta emanazione del Presidente della Giunta Regionale, posto al di sopra delle Direzioni delle Aziende sanitarie, in possesso del portafoglio e dispensatore delle risorse. Questa figura risponderร  al Presidente della Regione Toscana, non ai Sindaci o ai cittadini. La Sanitร  pubblica sarร  stretta nelle mani di pochi. Le Unitร  Sanitarie Locali (USL) istituite alla fine degli anni โ€˜70, poi diventate Aziende Sanitarie Locali (ASL) si chiamavano โ€œlocaliโ€ perchรฉ nate SUL territorio PER il territorio. Tutto questo รจ giร  un ricordo. I Sindaci ed i Comuni erano protagonisti, avevano peso decisionale. Lentamente ne sono stati privati, fino ad arrivare alla Legge 28/2015 che sancisce lo strapotere della Regione sulla Sanitร . I vice commissari nei prossimi mesi dovranno individuare personale in eccedenza che sarร  mandato in pensione senza essere sostituto. Si tratta di 1500/2000 operatori sanitari in meno. Ci dicono che questo non influirร  sui servizi ma giร  i pronto soccorso o lโ€™attivitร  chirurgica programmata faticano a rispondere efficacemente, proprio per carenza di personale. In Toscana giร  da alcuni anni non cโ€™รจ piรน equitร  di accesso ai servizi ed uniformitร  nei livelli di assistenza. I tagli e le โ€œriorganizzazioniโ€ non hanno fatto che accentrare i servizi nei capoluoghi, assaliti ed incapaci di far fronte alle crescenti richieste, svuotando gli ospedali periferici ed i piccoli ospedali che presidiavano le zone disagiate. Quale peso avranno i bisogni sanitari e sociali di coloro che vivono nelle zone piรน periferiche delle aree vaste? Chi ascolterร  oggi i cittadini ed i sindaci dei piccoli/medi comuni? Esperienze allโ€™estero hanno giร  visto fallire le mega fusioni delle ASL. La Legge 28/2015 creerร  una struttura gigante e pesantissima, poco trasparente, con bilanci milionari indecifrabili, burocratizzazione, una giungla di dipartimenti aziendali ed interaziendali, lontananza dai territori, indebolirร  la conferenza dei sindaci. รˆ questo quello di cui abbiamo bisogno? รˆ il momento di scegliere. I cittadini toscani posso farlo firmando per indire il REFERENDUM ABROGATIVO LEGGE REGIONALE 28/2015.
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