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Bene le dichiarazioni dei nostri sindaci che si rendono conto al contrario del campese che l' Elba non può accogliere migranti per il semplice fatto che lavoro qui non ce n' è. Nelle mezze stagioni e in inverno se non ci fosse l' indennità di disoccupazione molta parte degli Elbani sarebbe alla fame. Col tempo la situazione è peggiorata e adesso siamo arrivati al punto che essere assunti per quattro mesi è diventato quasi un miraggio. Qui non abbiamo industrie, grandi attività artigianali, produzioni agricole estese: che ci starebbero a fare qui i migranti? Starebbero in strutture - ma quali? - ad oziare tutto il giorno e probabilmente a compiere azioni illegali? Direte "La stessa cosa si può dire per il resto d' Italia" E' vero e ciò dimostra la dissennatezza dei nostri politici. Cosa ci stanno a fare per mesi o per anni questi profughi nei campi di identificazione o in alcune strutture alberghiere? Li manteniamo perché non facciano nulla tutto il giorno o commettano atti delittuosi nei paesi vicini ai loro "centri di accoglienza"? (Li vogliamo definire, con buona pace degli alfaniani e dei renziani, "Lager"?)E chi parla di integrazione è poi proprio un bell' ipocrita. Ma dove si integrano? In quale luogo d' Italia c' è integrazione? C'è mal sopportazione, insofferenza, ostilità, diffidenza, paura, altro che integrazione. Non sono razzisti quelli che si oppongono a questa invasione, sono semplicemente realisti e non sono ottusamente offuscati dalla loro appartenenza politica. Adesso poi che la Germania ha aperto le frontiere, tutti ad applaudire la Merkel che si era fino a poco tempo fa dichiarata ostile. Cosa è successo? E' diventata improvvisamente buonista? No, ha dovuto prendere atto che perdeva consenso politico. Ma i nostri giornalisti non dicono però che più di 10.000 non ne vuole in Germania. E a questi 10.000 cosa farà fare nel suo paese, dove ormai neppure gli Italiani trovano lavoro? Un Siriano ha ben detto "Per l' Europa sarà un terremoto!".