Caro Faber, passeggiando per la calata mi sono imbattuto in un doggy-bar e ho ripensato allo scaffale, interamente dedicato agli animali, che poco prima avevo visto al supermercato. Uno scaffale decisamente piรน ampio e fornito di quello riservato ai neonati o alla pasta, per dare l'idea. Fuori, alcuni volontari, distribuivano sacchettini da restituire pieni di cibo per animali. Tutti, tranne io, hanno avuto il buon cuore di offrire almeno un paio di scatolette ai poveri animali abbandonati. Proseguendo la passeggiata ho dovuto evitare diversi escrementi di cane che, oltre a danneggiare l'immagine di un isola turistica, succhiano soldi pubblici, quindi dei cittadini, per la pulizia. Ho incontrato diverse ragazze con un mini cane dentro la borsetta; diversi signori portati a passeggio dal proprio cane; un paio di colonie feline ben fornite di cibaglie varie. Rientrato a casa, aperto il giornale, ho letto di un bambino azzannato da un pittbull in una spiaggia toscana. Giร , perchรฉ, in toscana, i cani, hanno diritto ad andare in qualsiasi spiaggia. Andando alla cronaca elbana ho letto di una proprietaria agguerrita con il traghetto che non aveva garantito l'ascensore al proprio cane disabile. Prima di andare a letto, come consuetudine, ho aperto camminando e mi sono imbattuto in decine di messaggi contro i migranti. Ecco, allora, il mio dubbio amletico, che vorrei condividere con voi: possibile che non si possa neanche immaginare un migrante-bar senza tirarsi addosso la rabbia altrui?