Con una conferenza stampa in Consiglio regionale, รจ partita venerdรฌ 28 agosto la campagna referendaria per indire il referendum abrogativo della Legge Regionale 28/2015.
Giuseppe Ricci del Comitato per la Sanitร Pubblica di Arezzo ha promosso lโidea e trovato subito appoggio nel CREST (rete di 14 comitati in tutta la Toscana) presieduto da Valerio Bobini. Eโ nato cosรฌ il Comitato Promotore Referendum Abrogativo Legge Regionale 28/2015 che vede comitati, associazioni, sindacati e forze politichedi tutta la Regione uniti nel difendere la sanitร pubblica toscana.Presiede il Comitato il dott. Gavino Maciocco direttore della rivista [URL]www.saluteinternazionale.info[/URL] .
Dopo la prima fase di verifica, con la consegna di 2.000 firme, il Referendum ormai รจ realtร e con la consegna dei moduli รจ partita la raccolta delle restanti 38.000 firme necessarie affinchรฉ i toscani possano entrare in cabina elettorale nella primavera del 2016 e decidere il futuro della Sanitร regionale.
Sostengono il Referendum tutte le forze politiche dellโopposizione in Consiglio Regionale: Forza Italia, Fratelli dโItalia, Lega Nord,Movimento 5 Stelle eSรฌ Toscana a Sinistra che si sono impegnati a sensibilizzare i propri consiglieri comunali sui territori per raccogliere e autenticare le firme al fianco dei Comitati e delle Associazioni.
Questa campagna referendaria รจ un grande movimento dal basso e porta con sรฉ la richiesta che la Sanitร toscana torni a mettere al centro i cittadini, che non vogliono essere numeri.
La politica sanitaria della Regione Toscana negli ultimi anni, infatti, รจ stata quella di accorpare e accentrare i servizi nei capoluoghi, a scapito di chi vivenelle aree periferiche, montane ed insulari, senza peraltro riuscire a rispondere in modo adeguato al bisogno di cure.
Il taglio dei posti letto e la carenza di personale che la legge 28 aggraverร รจ alla base di ore e giorni di attesa nei pronto soccorso per un ricovero e di liste dโattesa per esami e visite specialistiche interminabili. Tutto questo mentre la medicina territoriale latita.
Lโimpoverimento del servizio pubblico spalanca le porte al privato(che riesce a rispondere in tempi piรน brevi) e al business delle polizze assicurative.
Lโaccorpamento delle ASL in tre aree vaste, cosรฌ come concepito dalla legge 28 che il Comitato si prefigge di abrogare, ha creato tre strutture giganti, estremamente complesse e burocratizzate, poco trasparenti, sotto diretto controllo politico, con accentramento di potere decisionale ed una inevitabile lontananza dai bisogni reali dei territori, soprattutto quelli periferici, la cui voce si disperderร schiacciata da chi avrร numeri maggiori.
Quello che i promotori del Referendum chiedono รจ che tutti i cittadini toscani siano uguali, che non ci siano cittadini di serie A e di serie B a seconda della residenza o se possono o meno permettersi di rivolgersi al privato o pagarsi una polizza per curarsi.
Quello che chiediamo รจ una riflessione ed un confronto aperto con gli operatori, con i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni locali e con lโopinione pubblica e la societร civile per rispondere in modo efficiente al diritto alla salute equo ed universale sancito dallโart. 32 della Costituzione.
La Sanitร deve tornare ai cittadini, deve tornare ai sindaci che hanno a cuore la salute pubblica, deve tornare ai medici e agli infermieri.
Questo Referendum รจ lโoccasione per mandare un messaggio forte e chiaro alla Giunta Regionale: la Sanitร รจ dei cittadini, non diuna politicaappiattita su interessi puramente economici.
Chiediamo ai toscani di appoggiare la nostra battaglia per indire il Referendum firmando presso i Comuni o ai banchetti di raccolta firme.