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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 12 Agosto 2015 alle 6:25
[COLOR=darkred][SIZE=4] APPUNTI E NOTE A MARGINE DI UN VIAGGIO [/SIZE] [/COLOR] Con rivoluzione del 1917,la Russia sovietica รจ nata sulle idee di Marx ed Engels,idee che volevano riscattare,emancipare il lavoro,la โ€œclasse operaiaโ€ costituita da lavoratori senza possesso se non quello dei figli(proletari) che erano diventati โ€œmerce,la piรน miserabile merceโ€. La rivoluzione chiude col passato sterminando tutta la famiglia dello zar Nicola II . Col soviet supremo il partito comunista si instaura al potere. Inizia lโ€™epoca sovietica con la dittatura: un solo partito,quello comunista , e il culto della personalitร . Il Cremlino,a Mosca, รจ la sede del soviet supremo. La vittoria sulla Germania nella seconda guerra mondiale consolida il potere del soviet. Il mondo si divide in due ed inizia la โ€œguerra freddaโ€. Da un lato il capitalismo con la sua economia di mercato e di consumi,dallโ€™altro il comunismo con la sua economia pianificata e di stato. Poi,sul finire degli anni ottanta del secolo passato,il crollo del comunismo. Un crollo avvenuto in pochissimo spazio di tempo che non poteva essere spiegato solo dal concorso di forze esterne alla Russia: qualcosa doveva essere accaduto anche dentro la Russia stessa. Non capivo cosa. Finalmente sono riuscito a visitare questo grande paese per la prima volta. Nonostante i pochi giorni ivi trascorsi ho avuto la possibilitร  di vedere alcuni aspetti della odierna Russia che mi hanno fatto riflettere sul perchรฉ la Russia sovietica รจ fallita. Il comunismo รจ ateo e le chiese ortodosse, con le loro caratteristiche cupole dorate, su tutto il territorio delle repubbliche socialiste sovietiche vengono chiuse,alcune trasformate in museo. Di queste cupole dorate,nel recente viaggio,ne ho viste tantissime ,non solo nelle grandi cittร  come S. Pietroburgo e Mosca ma anche nei paesini piรน periferici . Molte le chiese ortodosse e i monasteri in restauro e riaperti. Dentro,ho ascoltato cori di religione ortodossa di una profonditร  musicale, spirituale immense. Ho visto molti russi e russe entrare e farsi il segno della croce ortodosso, accendere i tipici lumini davanti alle icone della porta del paradiso. Dentro la chiesa di S. Pietro e S. Paolo nella cittadella di San Pietroburgo,chiamata โ€œLa Fortezzaโ€fatta costruire da Pietro 1ยฐ il Grande, sono custodite le tombe dei Romanov,lโ€™ultima dinastia degli zar. In questa chiesa,separate dalle altre,in una stanza a loro dedicata, sono le tombe dello zar Nicola II e di tutta la famiglia con relative foto sopra ogni tomba. Ciรฒ che mi ha colpito non รจ solo il fatto che tali tombe fossero separate dalle altre ma che accanto ad ognuna di esse vi fossero fiori freschi,appena colti. A Mosca ho passeggiato dentro le mura del Cremlino. Dentro queste mura ,dopo avere visitato la basilica della dormizione dove hanno bivaccato i cavalli di Napoleone Bonaparte quando stette per 37 giorni dentro il Cremlino ,mi sono imbattuto in uno stormo di preti ortodossi โ€“saranno stati oltre cinquanta-col loro classico vestito nero lungo fino ai piedi. Cโ€™erano anche suore. Non poca meraviglia ha destato in me e anche nei presenti vederli tutti camminare verso la sede di quella che fu la sede del partito comunista, fatta costruire lรฌ vicino negli anni cinquanta del secolo passato da Kruscev , e lร  salire sopra pulman in attesa. Ho chiesto il perchรฉ di tutto questo e mi รจ stato detto che era appena terminata una importante riunione tra il patriarca della chiesa ortodossa russa e Wladimir Putin. Di lรฌ a poco un rumore di elicottero che si solleva sopra di noi e lascia le mura del Cremlino. โ€œEโ€™ lโ€™elicottero di Putin che lascia il Kremlinoโ€ mi dice la guida che ci accompagna. Esco dalle mura del Cremlino e a piedi mi dirigo verso la piazza rossa. Passo vicino al teatro del Bolshoi che ha davanti,dallโ€™altra parte della strada,la statua di Marx. Alcuni pensieri mi si affollano dentro la testa e capisco allora improvvisamente quale errore abbia compiuto il comunismo sopprimendo il sentimento religioso del popolo russo e distaccandolo dal proprio passato,dalla propria storia. Marcello Camici
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