[COLOR=darkred][SIZE=4] Danze, voci e costumi di Illorai a Portoferraio [/SIZE] [/COLOR]
Insieme alle maschere del carnevale tradizionale sardo, โSa mamma e su Nieโ e i Tenores di Illorai saranno i protagonisti dellโottava edizione delle Giornate della Sardegna, a Portoferraio il 1 e il 2 agosto. Ancora una volta lโAssociazione Culturale Sarda โBruno Cuccaโ, a cui si deve la manifestazione, organizzata con il contributo e il supporto del Comune di Portoferraio e il patrocinio della Regione Sardegna e della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (Fasi), inonderร il centro storico del capoluogo con suoni, danze, costumi e tradizioni di una terra che affascina per lo straordinario patrimonio di cultura, storia e folclore. Questโanno sarร il gruppo folkloristico di un piccolo centro del sassarese intessuto di storia millenaria (Illorai fa parte dei nove paesi del Goceano) a sventolare la bandiera dei quattro mori allโElba.
Lo faranno con i passi del balletto tradizionale, accompagnati dalle sonoritร dellโorganetto diatonico, e con il timbro unico e originale del canto a tenore, riconosciuto Patrimonio dellโUmanitร dallโUnesco. โSa mamma e su Nieโ, che prende il nome da un Santuario dedicato alla Madonna della Neve, si esibirร con una formazione di sette coppie. Donne e uomini indosseranno abiti originali e riproduzioni fedeli di modelli antichi del costume tradizionale di Illorai, caratterizzato soprattutto dalla particolare acconciatura delle danzatrici. Allโaltezza delle tempie, i capelli sono infatti acconciati in modo tale da formare due protuberanze, dette โโsos correddosโโ, su cui viene indossato su โโmuccadoreโ, il fazzoletto bianco in seta ricamato sulla parte posteriore della testa. Bianca, di lino, รจ anche โsa tiazolaโ, la benda rettangolare lunga circa un metro che circonda lโovale del viso ed รจ fermata con spille dโoro allโaltezza delle crocchie. Raffinato esempio di sartoria artiginale sono โsa camisaโ (la camicia bianca di cotone con petto, collo e polsini finemente ricamati), โsu corittuโ (il giacchino rosso in panno con bordature di raso viola dipinto a mano con motivi floreali e maniche rivestite di velluto bordeaux e arricchite da bottoni in filigrana dโargento) e โsโimbustuโ (il corpetto di velluto nero, anchโesso bordato di raso viola dipinto a mano con motivi floreali). Di splendida fattura anche โsa munneddaโ, la gonna nera in panno caratterizzata da una fitta plissettatura allโaltezza della vita e del bacino, da cui partono pieghe piรน ampie. La gonna รจ impreziosita nella parte inferiore da unโampia balza in broccato viola a fiorami dorati. Identici il tessuto, il colore e il motivo floreale de โsa fardettaโ, il grembiule.
I ballerini indossano, invece, il vestiario tradizionale comune a tutta la Sardegna. Lo contraddistinguono la berritta nera in panno ripiegata su se stessa, la camicia bianca in cotone con polsini plissettati e ricamati e il colletto chiuso da bottoni in filigrana dโoro, il corpetto rosso in panno, rivestito sul davanti di velluto nero bordato con velluto bordeaux e arricchito da ricami colorati. Infine i calzoni (bianchi in cotone, arrivano fino a metร polpaccio), il gonnellino (nero in panno, pieghettato e lungo a metร coscia) e le classiche ghette di panno nero.