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GIORNATE DELLA SARDEGNA da GIORNATE DELLA SARDEGNA pubblicato il 30 Luglio 2015 alle 11:17
[COLOR=darkred][SIZE=4] Danze, voci e costumi di Illorai a Portoferraio [/SIZE] [/COLOR] Insieme alle maschere del carnevale tradizionale sardo, โ€œSa mamma e su Nieโ€ e i Tenores di Illorai saranno i protagonisti dellโ€™ottava edizione delle Giornate della Sardegna, a Portoferraio il 1 e il 2 agosto. Ancora una volta lโ€™Associazione Culturale Sarda โ€œBruno Cuccaโ€, a cui si deve la manifestazione, organizzata con il contributo e il supporto del Comune di Portoferraio e il patrocinio della Regione Sardegna e della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (Fasi), inonderร  il centro storico del capoluogo con suoni, danze, costumi e tradizioni di una terra che affascina per lo straordinario patrimonio di cultura, storia e folclore. Questโ€™anno sarร  il gruppo folkloristico di un piccolo centro del sassarese intessuto di storia millenaria (Illorai fa parte dei nove paesi del Goceano) a sventolare la bandiera dei quattro mori allโ€™Elba. Lo faranno con i passi del balletto tradizionale, accompagnati dalle sonoritร  dellโ€™organetto diatonico, e con il timbro unico e originale del canto a tenore, riconosciuto Patrimonio dellโ€™Umanitร  dallโ€™Unesco. โ€œSa mamma e su Nieโ€, che prende il nome da un Santuario dedicato alla Madonna della Neve, si esibirร  con una formazione di sette coppie. Donne e uomini indosseranno abiti originali e riproduzioni fedeli di modelli antichi del costume tradizionale di Illorai, caratterizzato soprattutto dalla particolare acconciatura delle danzatrici. Allโ€™altezza delle tempie, i capelli sono infatti acconciati in modo tale da formare due protuberanze, dette โ€˜โ€™sos correddosโ€™โ€™, su cui viene indossato su โ€˜โ€™muccadoreโ€™, il fazzoletto bianco in seta ricamato sulla parte posteriore della testa. Bianca, di lino, รจ anche โ€œsa tiazolaโ€, la benda rettangolare lunga circa un metro che circonda lโ€™ovale del viso ed รจ fermata con spille dโ€™oro allโ€™altezza delle crocchie. Raffinato esempio di sartoria artiginale sono โ€œsa camisaโ€ (la camicia bianca di cotone con petto, collo e polsini finemente ricamati), โ€œsu corittuโ€ (il giacchino rosso in panno con bordature di raso viola dipinto a mano con motivi floreali e maniche rivestite di velluto bordeaux e arricchite da bottoni in filigrana dโ€™argento) e โ€œsโ€™imbustuโ€ (il corpetto di velluto nero, anchโ€™esso bordato di raso viola dipinto a mano con motivi floreali). Di splendida fattura anche โ€œsa munneddaโ€, la gonna nera in panno caratterizzata da una fitta plissettatura allโ€™altezza della vita e del bacino, da cui partono pieghe piรน ampie. La gonna รจ impreziosita nella parte inferiore da unโ€™ampia balza in broccato viola a fiorami dorati. Identici il tessuto, il colore e il motivo floreale de โ€œsa fardettaโ€, il grembiule. I ballerini indossano, invece, il vestiario tradizionale comune a tutta la Sardegna. Lo contraddistinguono la berritta nera in panno ripiegata su se stessa, la camicia bianca in cotone con polsini plissettati e ricamati e il colletto chiuso da bottoni in filigrana dโ€™oro, il corpetto rosso in panno, rivestito sul davanti di velluto nero bordato con velluto bordeaux e arricchito da ricami colorati. Infine i calzoni (bianchi in cotone, arrivano fino a metร  polpaccio), il gonnellino (nero in panno, pieghettato e lungo a metร  coscia) e le classiche ghette di panno nero.
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