Ven. Mag 9th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
FERRARI SI DIFENDE da FERRARI SI DIFENDE pubblicato il 23 Luglio 2015 alle 16:17
«Non avevamo altra scelta e, di certo, non potevamo per legge lasciare vacante la figura del garante anti corruzione e per la trasparenza dell’ente. Ci siamo mossi nel rispetto della legge e gli attacchi politici nei nostri confronti sono ingenerosi». Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio, si difende in questo modo dalla pioggia di critiche che gli sono piovute addosso dalla minoranza consiliare nelle ultime ore. Il segretario generale Michele Pinzuti è stato nominato con decreto del sindaco Mario Ferrari come responsabile dell’anti corruzione e della trasparenza del Comune di Portoferraio. Non ci sarebbe niente da obiettare, se non fosse che lo stesso sindaco Ferrari - solo pochi mesi fa - ha denunciato il segretario Pinzuti, poi citato a giudizio dalla Procura livornese per il reato di truffa, per una vicenda legata alla firma di una convenzione per la realizzazione del peep di Val di Denari. L'udienza si terrà a dicembre, con la giunta che si è costituita parte civile. Il decreto di nomina del segretario come responsabile del servizio anti corruzione è stato pubblicato mercoeldì 22 sull'albo pretorio del Comune. La reazione della minoranza consilare è stata immediata, tanto che il sindaco Martio Ferrari ha deciso, la mattina di giovedì 23, di convocare una conferenza stampa urgente per chiarire i contorni della vicenda. Con lui il vice sindaco Roberto Marini, l’assessore Angelo Del Mastro e il consigliere comunale Luciano Rossi. Il primo cittadino ha spiegato come il decreto di nomina richiama una delibera del 19 giugno scorso, con la quale si è modificata la macrostruttura dell’ente. Ma dal 19 giugno ad oggi la figura del garante non è stata indicata. «Questo perché abbiamo avviato delle ricerche di mercato, con l’obiettivo di trovare una figura alternativa al segretario generale a cui affidare le responsabilità dell’anticorruzione e della trasparenza dell’ente – ha spiegato Ferrari – abbiamo pensato ai dirigenti in carica, ma ci è stato fatto notare giustamente che avrebbero, di fatto, svolto contemporaneamente il ruolo di controllori e controllati. Con una macrostruttura ove sono in carica figure dirigenziali non è possibile affidare questo tipo di ruolo al personale dipendente. Abbiamo fatto delle verifiche anche fuori dalla nostra amministrazione, valutando la possibilità di utilizzo di segretari di altri comuni. Ma nessuno ha dato la disponibilità. Lasciare vacante la figura del garante non è consentito dalla legge, per questo abbiamo compiuto una scelta obbligata». Scelta obbligata o no, il sindaco Ferrari si trova come garante dell’anti corruzione il segretario denunciato da lui stesso per una presunta truffa. «Fino a prova contraria c’è la presunzione di innocenza e questo caso non fa eccezione – spiega Ferrari – non vedo perchè Portoferraio debba essere un Comune meno garantista degli altri. Pinzuti ha i requisiti per coprire quel ruolo e non avevamo altra scelta». I rapporti tra la giunta e il suo segretario, tuttavia, restano ai minimi termini. In queste ore il sindaco ha avviato il procedimento per sciogliere la convenzione con Marciana Marina, che sanciva l’utilizzo in comune delle prestazioni del segretario comunale. Un passo nell’ottica di una possibile rivalutazione del rapporto tra l’ente e il segretario. Il procedimento di scioglimento della convenzione non è condiviso da entrambi i Comuni, ma frutto di una scelta unilaterale di Portoferraio: si dovranno attendere i 60 giorni di affinché si possa procedere alla revoca. «Ma a livello di procedurale stiamo recuperando, abbiamo perso tempo ma continuiamo a lavorare pur con tutte le difficoltà del caso – ha aggiunto il vice sindaco Roberto Marini – è inutile che la minoranza perda il suo tempo a chiedere le nostre dimissioni. E' uno sforzo inutile, che il Pd chieda le dimissioni al sindaco di Roma. In quel caso ci sono delle responsabilità dirette, non come nel caso di Portoferraio». Luca Centini
... Toggle this metabox.