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Ultimamente il blog è divenuto luogo di scontri feroci, tutti sguainano lauree e titoli nobiliari, bisognosi di suffragio proprio. Pare la conoscenza della grammatica si traduca in valori, in intelligenza, in saper vivere. Come pare che sempre per saper vivere serve aver letto molto, serve conoscere citazioni, filosofi ed anche aspetti scientifici. Ho incontrato nella mia vita persone normalissime, che e capita di sicuro anche a me, commettevano errori di espressione o scrittura, d'altronde non tutti si poteva ambire alla Normale. Avevano in se ricchezze inestimabili, prima di dire io dicevano tu, lui, loro.... prima di preoccuparsi o lodarsi lo facevano per il prossimo. E se insegnavano avveniva nella umiltà e pacatezza che distingue quel "signori si nasce" ad oggi ancora ben saldo. Basti pensare a come scegliamo o leghiamo nei sentimenti e nell'amicizia, ove sono sinceri e disinteressati od al piacere di frequentare persone comuni, magari ignoranti ma generose, altruiste, che emanano umanità anche nel comprendere gli altrui limiti. Nò, il sogno non è la Laurea, che è solo uno strumento, semmai quello strumento saperlo ben suonare. Alcune doti sono nella persona, dalla sua nascita e crescita, certo dove c'è cultura non è un male, dove c'è amore, in tutte le sue espressioni è molto meglio. Io perlomeno so di non sapere ad esempio riconoscere tutte le stelle, eppure amo contemplarle in silenzio. Sì, il silenzio, quello a volte è un ottimo linguaggio. AnalFabeta