[COLOR=darkred][SIZE=4] PIU' RISPETTO PER I CITTADINI [/SIZE] [/COLOR]
Per quanto riguarda l’attuale livello massimo raggiunto, di “indecenza Urbana” che si è creata grazie anche al supplemento di anni di totale indifferenza qui a Portoferraio, riscontro con tristezza i recenti interventi del Comune e dell’Associazione Albergatori. Interventi legittimi, ma sembrano far parte del rituale convenzionale dei soliti convenevoli, visto che se Loro erano attenti e veramente interessati verso la lotta contro il degrado, si sarebbero adoperati prima e in modi diversi, dato che avevano l’ evidente possibilità di farlo, in particolare mi rivolgo al Comune di Portoferraio che a differenza dell’Associazione Albergatori, detiene delle “grosse”responsabilità di fronte alla Cittadinanza.
Per far capire meglio, ripropongo le mie testimonianze, come esempio nella zona del Porto attracco navi, accennata giustamente dall’Ing. Ferrari, come esempio di indegna accoglienza agli Ospiti.
Quando fu inaugurata la nuova banchina in Calata Italia, visto da subito le condizioni improponibili delle aiuole e in particolare delle piante, confezionai immediatamente un articolo che metteva in risalto appunto la desolazione del piazzale e le condizioni agonizzanti delle piante, offrendo anche consigli su cosa si doveva fare. Come sempre nessuno è intervenuto, pensate, bastava che l’allora Sindaco, prendendo in considerazione il mio spunto, richiedesse all’Autorità Portuale Piombino un interessamento fattivo e immediato e ad oggi non si sarebbe in queste condizioni.
Successivamente, ho redatto altri articoli di reclamo e come risposta visto la necessità, hanno dovuto eseguire un intervento con escavatore meccanico per dissodare il terreno argilloso, sperando di far riprendere e fortificare così le piante e nulla piu’. L’anno scorso mi sono proposto direttamente con lettera aperta al Presidente Sig.Luciano Guerrieri, mettendo in luce il degrado della banchina e la pericolosità dei tubolari spessi solo1,5 mm. che delineavano la stessa, ma che in maniera furbesca, non essendo stati trattati contro l’erosione, in poco tempo si sono resi inutili e snervati dalla ruggine.
Il risultato ottenuto è stato quello della giusta sostituzione dei paletti, ma per il verde, nonostante un ulteriore lettera di richiesta, ad oggi solo un silenzio tombale. Ultimamente ho messo in evidenza i danni provocati da un rabberciata pitturazione della pista ciclabile, ma anche lì nessuno si è mosso. Ho richiesto un aiuto ai Cittadini, in particolare ai Commercianti di Calata Italia e agli uomini dell’attuale Opposizione per la raccolta di firme da inviare assieme ad un documento di reclamo al presidente Luciano Guerrieri, per risolvere l’annosa situazione e di far divenire quell’ammasso di cemento un accogliente giardino. Nonostante tutte le preziose indicazioni, di aiuti non ne sono pervenuti. Questi aiuti sarebbero stati di vantaggio per tutta la comunità, ma questo sano principio, come dimostrato, non interessa a nessuno. Ho redatto altri articoli riguardo alle transenne rotte ed abbandonate impietosamente nell’aiuole, con il risultato che: hanno tolto le transenne, ma hanno lasciato nei vasi i relativi sostegni o zampe. Ne facessero una buona!!. Visto l’evidente difficoltà del Comune, mi sono proposto già da tempo per organizzare un Gruppo di Volontariato con l’intento di rendere decorosa la Città di Portoferraio, ma anche qui non ho avuto risposta, così facendo, il Comune ha dimostrato la mancanza totale di correttezza e di educazione.
Quanto sopra rappresenta una documentazione inedita di quello che ritenevo giusto per dare sia a Noi che agli Ospiti una immagine del Porto migliore e quindi piu’ accogliente.
Adesso, “meglio tardi che mai”, il Comune si è messo in moto sollecitato in maniera “soft”dagli Albergatori. Con i dati inediti e quindi della massima importanza che ho fornito, non solo per quanto riguarda “Calata Italia”, ma anche per i vasi di Calata Mazzini, le Ville Napoleoniche, le Grotte, le palme e il punteruolo rosso, il Grigolo, le ghiaie, il Puntale e altro, Il Comune è sempre rimasto silente. Ora si è messo in moto, ma da come si è comportato, prevedo che resterà in folle, come ha dimostrato fino ad oggi.
Questo documento è un atto dovuto supportato da tanti Cittadini che come me, hanno creduto nella solenne promessa del Sindaco Mario Ferrari e di tutto il resto dell’Equipaggio,che “la prima cosa da fare era quella di ripulire Portoferraio”. Ora con il contributo degli Albergatori, vediamo se si riesce veramente a realizzare quello che con tanto ardore e speranza avevamo in mente all’inizio di questo percorso Politico.
Giancarlo Amore