Ho letto con un certo interesse, lโarticolo del sig. Fanetti che da una ricerca รจ riuscito a trovare i parenti del Tenente paracadutista Leo Seni, Portoferrajese, morto durante ultima battaglia di El Alamein per contrastare lโavanzata delle truppe Inglesi.
Purtroppo, come lui, sono morti migliaia di ragazzi Italiani, mandati a combattere una guerra per un progetto scellerato Nazifascista con il sogno di dominare il mondo.
Leggo che il giorno 3 luglio, il sindaco paracadutista, presenzierร presso il centro logistico di Val Carene, lโintitolazione della piazza dellโalzabandiera di quel sito militare.
Generalmente lโintitolazione di una piazza, una via, o altri luoghi, avviene per ricordare personaggi che per il loro valore e coraggio, si sono distinti in azioni che spesso sono terminate nellโestremo sacrificio in difesa degli ideali di democrazia e libertร nellโinteresse delle generazioni future.
Massimo rispetto per la memoria di un giovane soldato morto in battaglia, anche se oggi la storia ci insegna che gli ideali per cui ha donato la vita, non erano quelli che oggi ci consentono di affermare che la nostra รจ una societร democratica.
Pensando a quel tragico periodo, il mio pensiero si รจ rivolto a tutti quegli Elbani perseguitati perchรฉ Antifascisti e le repressioni non solo politiche che dovettero subire, lโelenco รจ lunghissimo e il loro ricordo piano piano si spengerร forse perchรฉ non indossavano divise militari e una possibile commemorazione non avverrebbe in pompa magna con pova visibilitร e protagonismo .
Domani 2 luglio ricorre lโanniversario della nascita di Ilario Zambelli, anche lui Elbano, morto non in battaglia, ma bensรฌ trucidato nellโeccidio delle Fosse Ardeatine, a lui รจ intitolato un cippo nel giardino tra la Gattaia e il Benvenuto agli ospiti, chissร se domani il sindaco paracadutista se ne ricorderร , ma non credo, anche perche il 25 aprile, quella lapide non รจ stata degnata nemmeno di un fiore.
Al nostro sindaco vorrei dare un suggerimento, il 3 di luglio quando andrร a val Carene, non si faccia inebriare delle divise e dagli stendardi, guardi a modo il complesso e scoprirร che รจ non รจ una caserma, ma bensรฌ un centro vacanze per militari, che con una spesa minima permette di far godere agli ospiti, le bellezze della nostra isola, ma anche loro producono rifiuti e fruiscono degli altri servizi, come tutti i villeggianti e residenti, forse se anche loro pagassero le tariffe come tutti noi civili, forse un minimo, di sconto tariffario per lโintera collettivitร , si potrebbe ottenere.
Cittadino Sereno