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COMUNE INFORMA da COMUNE INFORMA pubblicato il 1 Luglio 2015 alle 15:00
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SANITA': IL COMUNE DI PORTOFERRAIO CAMBIA STRATEGIA E SPIEGA PERCHE' IN UN DOCUMENTO INVIATO AI SINDACI [/SIZE] [/COLOR] Ai colleghi sindaci dei comuni elbani Il documento sanitario firmato collegialmente in conferenza dei sindaci, partorito dopo ripetuti confronti resi necessari da una visione diversa da quella del comune capoluogo, ha mostrato i limiti prevedibili circa la sua realizzabilità; si è infatti scontrato non solo con problematiche economiche ma soprattutto legislative, fatto quest’ultimo sottolineato anche dal presidente della regione Enrico Rossi in occasione della sua presenza all’Elba nel periodo preelettorale. Abbiamo tutti preso atto del totale ed assoluto silenzio degli organi regionali che non hanno mai preso in considerazione le nostre richieste e tutt’oggi l’assessore Marroni, ora sostituito, non ha espresso alcun parere sul documento di programma sanitario firmato in Conferenza dei Sindaci, venendo meno ad un impegno assunto alla presenza dei sindaci elbani, della stampa, degli operatori sanitari e dei comitati cittadini impegnati nella sanità. Il suo mancato accoglimento da parte degli organi regionali non porterà di conseguenza alcun contributo alla sanità elbana. Pertanto questa Amministrazione, per dovere morale e civico, ritiene doveroso assumere una posizione tecnicamente, economicamente e legislativamente più compatibile e percorribile a difesa della struttura ospedaliera, che ricade nel territorio di propria competenza, e dei servizi territoriali nell’interesse dei cittadini portoferraiesi ed elbani tutti. Per quanto sopra premesso, considerando irraggiungibili gli obbiettivi individuati nel documento condiviso, questa Amministrazione preannuncia che attiverà un percorso atto a raggiungere risultati concreti tenendo conto delle possibili potenzialità derivanti dai contenimenti di spesa e dai tagli ai servizi ed operatori sanitari in corso da parte della Regione Toscana. Questa comunicazione, che annuncia iniziative del comune di Portoferraio, è da considerare un gesto di rispetto nei confronti dei colleghi Sindaci i quali, qualora non condividessero le scelte ed i percorsi che verranno definiti da questa Amministrazione, possono anche decidere di assumere iniziative totalmente diverse. E’ questa una iniziativa maturata con difficoltà ma a nostro parere vitale per la difesa della sanità insulare considerato il risultato fallimentare del percorso comune finora seguito. Per correttezza e per rinnovato senso di collaborazione vi alleghiamo, seppure schematicamente, il nostro documento nel quale la riorganizzazione sanitaria elbana passa inevitabilmente attraverso l’utilizzazione delle risorse aziendali umane e tecnologiche della ASL di competenza, nel rispetto delle nostre caratteristiche insulari ma basato su scelte percorribili e non velleitarie come quelle contenute nel nostro primitivo documento condiviso e nei confronti del quali ho ricevuto molte considerazioni non positive da chi opera nel mondo della sanità e di parte dei comitati cittadini. Spero che il tempo trascorso e le recenti prese di posizione della politica regionale siano di stimolo per una condivisione di questo nostro progetto, se pure arricchito eventualmente del vostro personale contributo, in caso contrario questo comune è intenzionato a percorrerlo anche da solo convinto della difficile realtà del momento dove scelte tecniche ed operative inattaccabili perché percorribili possano essere affrontate in collaborazione con chi ha ideologie e posizioni politiche contrastanti. OBBIETTIVI SANITARI PROGRAMMATICI DEL COMUNE DI PORTOFERRAIO Il seguente progetto sanitario del comune di Portoferraio è stato rielaborato tendendo conto della quantità – quantità di popolazione elbana, della tipicità territoriale, dei volumi di attività delle singole specialità medico-chirurgiche e soprattutto delle vigenti normative di legge nazionale (decreto Balduzzi) e dei nuovi orientamenti e della riforma sanitaria approvata della Regione Toscana. Con queste premesse si sono rilevate e registrate delle necessità peculiari per il nostro presidio sanitario tali da non rendere accettabile la decisione di classificarlo come Presidio Ospedaliero di Prossimità, e contro questa decisione continueremo la battaglia già intrapresa in tutte le sedi opportune. Pertanto, in considerazione che: a) l'insularità Elbana è una condizione che richiede una particolare attenzione al fine di garantire in loco la massima presenza di attività nell'ambito della casistica riconducibile all'attività di base ed alle specialistiche di 1° e 2° livello; b) è fondamentale restituire al Presidio di Portoferraio le capacità di fornire prestazioni in grado di soddisfare le esigenze dei pazienti ed intercettare così la domanda oggi in “fuga”, costosa e fonte di grande disagio per le famiglie elbane; c) è fondamentale programmare un sistema che in primis sia in grado di soddisfare le esigenze di emergenza urgenza sia ospedaliero che territoriale; d) gli indicatori epidemiologici ci dicono che all'Elba si registra una presenza di patologie direttamente collegabili all'emergenza e urgenza nettamente superiori alla media Toscana il nostro progetto si articola su pochi ma ben precisi aspetti: 1. mantenere l’attuale organico dell’U.O. di chirurgia generale; 2. ampliare l'attività di sala operatoria per chirurgia e ortopedia anche mediante utilizzo di personale medico proveniente dalle risorse aziendali ma con caratteristiche di stabile presenza sul territorio elbano sia pure a rotazione; 3. programmare attività di sala operatoria per le specialistiche (otorino, oculistica, urologia) oggi assenti e che i cittadini elbani devono richiedere in altri presidi sanitari, predisponendo specifici protocolli con gli operatori per individuare la casistica di interventi programmabili per ciascuna specialistica; questo tipo di iniziativa è in pratica realizzabile per la presenza nel nostro presidio di un servizio H24 di anestesiologia che deve essere mantenuto ed eventualmente potenziato. 4. LA REALIZZAZIONE DI UN EFFICACE SERVIZIO DI EMERGENZA-URGENZA OSPEDALIERA NON PUO’ NON RICONOSCERE IL PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA NECESSITA’ DI UN SISTEMA MEGLIO ORGANIZZATO E PIU’ FUNZIONALE DELL’EMERGENZA TERRITORIALE CHE DEVE ESSERE PROGRAMMATA MEDIANTE MEZZI ATTREZZATI CON MEDICO A BAORDO 5. Riorganizzare il servizio di elisoccorso, ormai irrinunciabile per tutti gli aspetti sanitari che prevedono prestazioni di secondo e terzo livello, mediante la presenza h24 del mezzo di soccorso sul territorio elbano sul quale devono essere identificati più punti di atterraggio al fine di restringere significativamente i tempi di intervento. Questa valutazione organizzativa, oltre a porsi l’obbiettivo di limitare il trasporto sanitario via mare o aerea, che dovrebbe essere riservato a pazienti non trattabili localemnte per complessità patologica e/o rischio valutato, si prefigge anche l’obbiettivo di accorciare i tempi di intervento e di ridurre notevolmente i rischi sanitari legati a situazioni contingenti che impediscono il trasferimento. 6. potenziare il Pronto Soccorso attraverso la creazione di idonei spazi da utilizzare per codici bianchi e verdi che sono percentualmente preponderanti e sono d’intralcio al trattamento dei casi più gravi di emergenza-urgenza; 7. incrementare e potenziamento posti letto di OBI dedicati all’approfondimento diagnostico del dolore toracico, per il trattamento delle vasculopatie in genere e dei politraumatizzati; 8. La realizzazione di questo obbiettivo descritto, recupero delle fughe, potenziamento dell’attività chirurgica e specialistica, nonché la risoluzione del problema emergenza-urgenza, non passa solo attraverso l’incremento di potenzialità operative specifiche di settore e di Pronto Soccorso, ma ci costringe a rivolgere l’attenzione verso un’altra area, quella della Diagnostica perché un Presidio Sanitario che assolva ai compiti sopra descritti deve poter contare su una equipe in grado di far funzionare efficacemente la diagnostica per immagini sia sul programmato che nell’emergenza. Occorre pertanto programmare un lavoro ordinario e non straordinario che comporti impegni lavorativi più fisiologici, e di conseguenza più efficienti, creando una equipe stabilmente presente a Portoferraio, per creare quella autonomia funzionale che permetta di affrontare l’emergenza urgenza sempre e comunque; 9. Consolidare la presenza di una camera iperbarica efficiente la quale dovrebbe essere utilizzata non solo per le situazioni di emergenza che questa attività comporta, ma anche per le malattie ossee, per le ulcere di diverso tipo, per il piede diabetico e le retinopatie, tutte malattie per le quali la moderna medicina identifica nella OTI un validissimo presidio terapeutico. IL TERRITORIO E L'INTEGRAZIONE CON L'OSPEDALE 10. È evidente la necessità di potenziare e migliorare la rete dei servizi territoriali attraverso un progetto abbattimento liste di attesa per i servizi diagnosti di radiologia ed ambulatoriali specialistici; 11. ampliamento dei posti letto di Ospedale di Comunità perché gli 8 posti letto disponibili non sono sufficienti a supportare l'appropriatezza del ricovero ospedaliero, ed aumento dei posti letto di B.O. nell'ottica di un potenziamento dell'attività di chirurgia ambulatoriale one day sargery; 12. differenziazione dei moduli di R.S.A che all'Elba presenta vistose carenze ed intensificazione dell'assistenza sociale e sanitaria domiciliare, potenziamento del servizio di Assistenza Domiciliare, del servizio per le Cure domiciliari ed intermedie e dell’ ADI (Assistenza Domiciliare Integrata); 13. riqualificazione del CENTRO SALUTE MENTALE collocandolo anche sul territorio oltre che in ambiente ospedaliero e del servizio di psicologia adulti e minori 14. abbattimento delle liste di attesa per il SERVIZIO DI RIABILITAZIONE con l’adeguamento delle risorse di personale. Comune di Portoferraio Arch. Mario Ferrari Sindaco Dr. Luciano Rossi Consigliere Delegato alla Sanità
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