[COLOR=darkred][SIZE=5] Pianosa e i clandestini. [/SIZE] [/COLOR]
Il fallimento di ogni iniziativa in favore di Pianosa รจ sotto gli occhi di tutti. Una decina di anni fa ho lavorato anch'io, come commissario del Parco, a cercare una soluzione per non veder morire Pianosa.
Avevo contattato la Comunitร di San Patrignano, ma dopo tanti incontri, progetti e riunioni anche con il Governo di allora, Andrea Muccioli ci comunicรฒ che l'impresa era troppo grande anche per una comunitร organizzata come la loro.
Mi sembra inoltre che al Ministro Galletti gli importi poco del nostro Parco dato che ha confermato il direttore contro la volontร dei Sindaci e del territorio (pensavo che dopo Pecoraro Scanio avessimo toccato il fondo ma รจ proprio vero che al peggio non c'รจ mai fine).
Oggi รจ davanti ad ognuno di noi la situazione dell'immigrazione irregolare in Italia. Sarei favorevole da subito a realizzare sull'isola piatta una mega tendopoli organizzata civilmente (da 10, 15 o ventimila persone) dove accogliere i migranti, al fine di selezionare quelli che hanno diritto ad asilo politico e quelli che non ne hanno. Non siamo capaci, oppure come io penso, questo Governo non ha nessuna intenzione di bloccare in qualsiasi modo l'immigrazione e allora se non riusciamo a fermarli, accogliamoli, ma con le nostre regole. Subito a Pianosa, da cui si esce solo se si ha diritto all'asilo politico.
Nel frattempo i migranti lavorano sull'isola fino a quando non vengono rimpatriati. Forse non รจ la soluzione migliore, ma รจ una soluzione che puรฒ interrompere o comunque limitare questo afflusso di migranti che subito dopo diventano clandestini e si macchiano in continuazione di reati di microcriminalitร , quando si รจ fortunati.
A Pianosa peggio di cosรฌ non puรฒ andare, anzi, forse, potrebbe essere l'inizio di una nuova opportunitร .
Ruggero Barbetti