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Da Tenews: 'Portoferraio, tre ristoranti denunciati per tentata frode. Operazione “riccio di mare”: controlli a tappeto delle Capitanerie di Porto in tutta la Toscana. Sequestrati fra l'altro anche 30 chili di pesce congelato.' L'articolo continua....... Qualche riflessione: vogliamo piantarla di chiamare sportive delle pratiche trucide, dove inesorabilmente la fa da padrone il bracconaggio, finalizzate al solo scopo di vendere in nero il 'bottino', congelato a occhio, ad onestissimi operatori del ristoro? Perché quando si parla di queste cose, ovviamente sempre dopo un intervento della forza pubblica tra la palese omertà di noi Elbani, se ne parla quasi costretti per dovere di cronaca, senza mai enfatizzare il danno che viene provocato mettendo nella giusta luce l' aspetto criminale dell' atto? Perché non si pone all'attenzione del lettore la miseria morale di quelle persone, in gran parte benestanti, che con barche anche da qualche centinaia di migliaia di euro, vanno a scorribandare, impunite, per poi congelare quintalate di pesce, "altro che trenta chili "? Conserviamocela quest'isola e coloro che in qualche modo hanno a che fare con l'informazione, contribuiscano a far crescere culturalmente gli elbani ed non azzizzarli solamente contro i poveri cristi che nella stragrande maggioranza dei casi delinquono pe non schiantare di fame. Riese