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Mauro Meoni da Mauro Meoni pubblicato il 31 Maggio 2015 alle 20:37
C'era una generazione di negozianti che erano tutt'uno, in senso buono, con il loro negozio ...te non andavi a comprare la pittura, la carne, la carta o i colori o la frutta...te andavi dal Celebrini, da Ubert, da Corradino ,da Attilio per la benzina, da Carletto al Bar, da Furio per i mobili , dalla Bionda (ancora tra noi) per i muscoli e la trippa vicino, da Lincoln per i fumetti di zagor, ecc ecc, un intero universo paralllelo di mondi, persone e profumi e ricordi dimenticati, tutti ormai soprapassati da un modello commerciale freddo che impone velocita' e impersonalita'..il cliente รจ un numero mentre prima era una persona con cui parlare, chiedergli come sta il marito, il cane o cosa avevano guardato sul " primo " la sera prima...con Ivana Vannucci se ne va un altra di loro , che faceva della gentilezza e la passione per la vendita al cliente, la sua vita...ancora grazie per la gentilezza e la pazienza quando noi bimbetti andavamo a rubarci qualche pennarello per colorarci le bancarelle dei giornalini, ne pagavamamo uno o due , e ne rubavamo qualcun'altro...lei lo vedeva ma ci sorrideva uguale e diceva sempre " maurino saluta a mamma eh " ..grazie anche a te Ivana, saluta tutti gli altri pezzi di passato che non ci sono piu'...
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