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Alla signora Osservatrice, novella Accademica della Crusca che critica aspramente la sintassi del programma del NPC, rispondo che tale programma, estremamente lungo ed articolato, non ha la pretesa di essere un esercizio di purismo linguistico, ma semplicemente una descrizione di quelle che sono le principali linee programmatiche del Movimento. La "Nostra Signora della Grammatica" dovrebbe sapere che, essendo il programma succitato fondamentalmente un testo tecnico, il latori del documento hanno avuto come obiettivo la facile leggibilità e comprensibilità dello stesso, più che la ricerca di un baroccheggiante quanto inutile "bel scrivere". D'altro canto, la paladina del manzoniano sciacquamento in Arno della nostra lingua, converrà con me che in un testo con 5621 parole, 39218 caratteri , 5621 parole e 315 righe, qualche piccola imprecisione di punteggiatura può essere considerato peccatuccio veniale. Mi consenta, per concludere con poca galanteria, di farLe notare che la da Lei citata "assoluta mancanza di significato delle frasi che compongono il testo", non denota necessariamente l' oggettiva incomprensibilità del documento, ma potrebbe implicare l'incapacità soggettiva di capirlo da parte del lettore (o, nel caso specifico, della lettrice). Rimango a Sua disposizione per spiegarLe, se lo reputa opportuno, i passaggi più complessi e meno comprensibili del programma in questione, se non altro per farmi perdonare la piccola caduta di stile finale che ho avuto nei Suoi confronti, di cui chiedo umilmente venia. GLuigi