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Portoferraio, Segretario generale indagato per truffa da Portoferraio, Segretario generale indagato per truffa pubblicato il 28 Maggio 2015 alle 11:18
Segretario generale indagato per truffa Portoferraio, chiusa l’inchiesta su Michele Pinzuti: per la Procura ha raggirato un imprenditore di Portoferraio e intascato 5.000 euro in contanti 28 maggio 2015 PORTOFERRAIO. Un bomba giudiziaria sul Comune di Portoferraio. Il segretario generale Michele Pinzuti, sulla cui responsabilità ricadono tutte le tre aree dirigenziali del Comune di Portoferraio, è indagato per truffa aggravata. Risale infatti ai primi giorni di aprile - la notizia è emersa solo in queste ore – la chiusura delle indagini preliminari della Procura di Livorno, firmata dal sostituto procuratore Antonio Di Bugno. L’inchiesta è stata condotta dalla Procura di Livorno che si è affidata alla Finanza di Portoferraio per compiere alcuni accertamenti. Pinzuti, secondo quanto ipotizzato dalla Procura, ha raggirato l’imprenditore di Portoferraio, Riccardo Ferrini, socio della Val di Denari Srl (la società che sta attuando il piano di lottizzazione di edilizia residenziale pubblica nella zona di Portoferraio). Il fatto risale alla fine del 2014. Il segretario avrebbe fatto credere all’imprenditore che per stipulare la convenzione tra la società e il Comune (l’oggetto della convenzione era la cessione volontaria dell’area da espropriare per realizzare la lottizzazione) Ferrini doveva consegnarli 5.000 euro in contanti, prima del rogito che Pinzuti stesso avrebbe eseguito in qualità di segretario comunale. Una cifra di gran lunga superiore a quanto previsto. Quindi il segretario si è riservato di restituire l’eventuale eccedenza rispetto alla tariffa di registrazione (che in verità ammontava a soli 290 euro). L’imprenditore, secondo quanto ricostruito dalla Procura, è stato indotto in errore e ha consegnato la somma nelle mani del segretario generale in una busta chiusa. Pinzuti avrebbe poi portato nella sua abitazione i soldi, procurandosi così un ingiusto profitto. È stato lo stesso sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, una volta venuto a sapere dell’operazione sospetta a denunciare alla Finanza quanto accaduto all’imprenditore portoferraiese. Il reato ipotizzato dalla Procura di Livorno a carico di Pinzuti, per il quale è stata disposta la chiusura delle indagini preliminari, è truffa, aggravata perché commessa con un abuso del suo ruolo di pubblico ufficiale. La notizia è una mazzata terribile per l’equilibrio dell’amministrazione comunale. La giunta Ferrari è già alle prese con una situazione molto delicata, in seguito alle difficoltà relative all’approvazione del conto consuntivo. L’ente rischia il commissariamento per la mancata approvazione del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi. E, solo poche ore fa, la minoranza consiliare ha inoltrato alla Prefettura una richiesta di verifica urgente sulle procedure che il Comune ha compiuto nell’iter di approvazione del consuntivo 2014. I problemi interni del Comune, con particolare riferimento alla gestione del comparto della ragioneria, sarebbero la causa principale dei ritardi nelle procedure. Da tempo, infatti, i rapporti tra la giunta e il segretario generale sono particolarmente complicati. E i contrasti, di fatto, stanno paralizzando l’amministrazione comunale di Portoferraio. Resta da capire, alla luce dell’inchiesta giudiziaria, come l’amministrazione Ferrari intenderà muoversi per uscire da questo stallo, in attesa della formulazione da parte della Procura di Livorno della richiesta di rinvio a giudizio per il segretario generale che, va ricordato, esercita la sua funzione amministrativa anche - a scavalco - nel Comune di Marciana Marina. Pinzuti è stato inoltre nominato nel consiglio di amministrazione della società partecipata Cosimo de’ Medici, che gestisce i beni culturali e il porto turistico di Portoferraio, sebbene non sia stato pubblicato dal Comune alcun decreto di nomina da parte del sindaco.
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