I5Stelle da circa due anni si stanno battendo per questa proposta di Legge.
I Sindaci elbani insieme alle proprie Giunte e ai Cittadini dovrebbero far propria anche in sede A.N.C.I.questa proposta, l'unica che ha già un ITER.
"Le isole devono godere di un’autonomia finanziaria, che consenta di amministrarsi e di poter affrontare tempestivamente, o quanto meno temporaneamente, qualsiasi emergenza che si presenti loro"
Atti parlamentari Assemblea regionale siciliana XVI Legislatura Documenti: disegni di legge e relazioni Anno 2014 (n. 460-294-496/BIL)
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE presentato dai deputati:
Trizzino (5Stelle), Cappello, Mangiacavallo, Ferreri, Zito, Cancelleri, Ciancio, Foti, La Rocca, Palmeri, Siragusa, Ciaccio, Tancredi, Zafarana, Assenza, Falcone, Pogliese, Vinciullo il 17 giugno 2013 Legge quadro sulle Isole di Sicilia ----O----
RELAZIONE DEI DEPUTATI PROPONENTI
Onorevoli colleghi, questa relazione non può non iniziare se non con l’assunto secondo cui le isole minori della Sicilia non possono e non devono trovarsi in situazione di subalternità rispetto alla Sicilia ed al resto del territorio Italiano.
E’ obbligo pertanto non solo della Regione ma anche dello Stato farsi carico della rimozione degli ostacoli che si frappongono a questa ideale separazione e di eliminare quindi tutte quelle condizioni che rendono difficoltosa e a volte rischiosa la vita nelle isole minori. Le isole minori o piccole isole, infatti, devono considerarsi delle realtà ‘sui generis’, non accomunabili pertanto per molti aspetti alle realtà, per così dire, ordinarie.
Per esse si impone una legislazione speciale, non solo equiparabile a quella di cui il legislatore costituzionale ha ritenuto di dovere dotare le Regioni a Statuto speciale, per le loro peculiarità territoriali, ambientali, socio-economiche, ma ancora più speciale, soprattutto per quelle isole che territorialmente appartengono già ad una Regione a Statuto speciale.
Dunque “una specialità nella specialità”.
Infatti, le piccole isole sono entità i cui profili si differenziano, per certi versi, nettamente anche da queste: rappresentano, anch’esse piccole regioni, piccoli mondi, con problematiche di vita e necessità che pur non prescindendo dall’ordinaria quotidianità, sono ancora più pressanti e spesso diverse da un’isola all’altra, soprattutto se ci si riferisce alle isole con presenza di fenomeni vulcanici ancora attivi ed evidenti.
Non è più tempo, che le isole siano destinatarie di provvedimenti sporadici ed eccezionali, dettati quasi sempre dall’emergenza, emanati dal legislatore del momento, per soddisfare le istanze locali, più che con il convincimento di eliminare a monte i problemi.
Oggi, infatti, la vita nelle isole e delle isole si risolve quasi sempre in un’emergenza che pertanto occorre non solo affrontare allorquando si manifesti ma anche quando sia possibile prevenirla.
Una corretta prevenzione si può ottenere solo con una legge “quadro” che disponga l’organizzazione della vita insulare e la disciplina di tutti quei settori che si ripercuotono su di essa e per quali la pesca, l’agricoltura, l’artigianato etc.etc.
Non è più tempo dunque di provvedimenti sporadici, di agevolazioni fiscali episodiche e frammentarie che spesso assumono la parvenza di vera e propria elemosina, piccoli atti di magnanimità che certo non sono sufficienti a sanare l’economia insulare né a risolvere il problema delle casse dei Comuni quasi sempre vuote.
Le isole devono godere di un’autonomia finanziaria, che consenta di amministrarsi e di poter affrontare tempestivamente, o quanto meno temporaneamente, qualsiasi emergenza che si presenti loro.
Esse hanno altresì la necessità di godere di vere e proprie guarentigie generali, per risolvere tutte quelle questioni che, se per la terra ferma possono essere facilmente superabili, per le piccole isole appaiono insormontabili.
Nelle isole, infatti, tutto può tradursi in “emergenza”; anche un temporale di entità appena superiore alla norma può costituire emergenza; vengono chiusi i porti, gli attracchi divengono pericolosi se non impossibili, vengono bloccati i collegamenti e con questi i trasporti di merci e di generi di prima necessità.
La vita spesso si ferma. Nelle isole può essere negata tutta una serie di diritti fondamentali dell’individuo quali il diritto alla salute, il diritto allo studio, il diritto di locomozione etc etc.
Elementi fondamentali della legge ”quadro” sono pertanto: la fruizione e la tutela della salute e, nello specifico, la creazione di presidi ospedalieri che garantiscano servizi di pronto intevento, di prima necessità e di strutture per garantire la natalità nell’isola e le cure chemioterapiche; la fruizione e la tutela della natura e dell’ambiente naturale; lo sviluppo del turismo; la salvaguardia delle identità, della cultura e degli interessi delle comunità locali attraverso la promozione e lo sviluppo delle attività legate al territorio e alle sue tradizioni; la creazione di distretti culturali locali.