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Tratto da www.tenews.it da Tratto da www.tenews.it pubblicato il 13 Maggio 2015 alle 9:05
[COLOR=darkred][SIZE=4] IMMIGRAZIONE No dei sindaci: "L'Elba non ha alloggi per i migranti" I primi cittadini elbani compatti nel rifiutare le richieste di ospitalità che ripetutamente arrivano dalla Prefettura per i richiedenti asilo. [/SIZE] [/COLOR] Il dibattito infuria più che mai ed arriva anche all’Elba. L’isola non ce la fa a dare ospitalità ai migranti. i comuni si dicono costretti e rifiutare le richieste della Prefettura di Livorno che periodicamente chiede aiuto anche alle amministrazioni della nostra isola perché ospitino i richiedenti asilo che arrivano in territorio provinciale. L’8 maggio da Livorno la comunicazione che nel livornese ne sarebbero arrivati prima 15 e poi altri 5, per fare un esempio, ma la risposta dell’isola è sempre la stessa: Mancano gli immobili e mancano le risorse. “Non ce la facciamo ad ospitare nessuno – dice l’assessore al sociale del Comune di Portoferraio, Adalberto Bertucci – abbiamo problemi a dare alloggi anche ai portoferraiesi e agli extracomunitari che da anni vivono nella nostra città. Non possiamo neanche mettere a disposizione palestre perchè sono vicine alle scuole e quindi utilizzate. Le esigenze abitative sono sempre più pressanti, arrivano richieste da tutta l’Elba e noi non possiamo ospitare nessuno. Piuttosto – specifica Bertucci – come ho fatto presente in consiglio comunale la mia proposta è di autotassarci come amministratori, per dare un supporto economico alle strutture continentali che ospitano i richiedenti asilo, ma di più non possiamo fare”. “Non abbiamo alloggi e non possiamo neanche allestire tendopoli in territori turistici come i nostri – conferma il sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti – la Prefettura continua a chiedere la disponibilità ma noi, come comune abbiamo dovuto già prendere in affitto un alloggio della Curia per tre persone in condizioni di indigenza e non possiamo accollarci arrivi in più. E non possiamo penalizzare la nostra vocazione turistica”. Quindi neanche a pensare di potere utilizzare hotel e strutture recettive come è accaduto in altre località del continente. “Non possiamo prevedere soluzioni di carattere alberghiero – conferma il sindaco di Porto Azzurro, Luca Simoni – mi pare che il problema per il nostro territorio sia evidente. Non possiamo far fronte a nuovi arrivi. Come comune abbiamo quattro alloggi. Tre sono occupati ed uno è stato messo in vendita nel piano di riequilibrio. Abbiamo fatto presente la nostra totale indisponibilità a dare alloggi a chicchessia . Non abbiamo caserme nè scuole, né strutture abbandonate da poter riconvertire, né possiamo prevedere soluzioni alberghiere perché il turismo è l’unica nostra possibilità di sostentamento”. Grossi problemi si addensano anche sul comune di Campo nell’Elba che vede tagliarsi sempre più le risorse e che deve per forza dire di no all’ospitalità a profughi. Il sindaco Lorenzo Lambardi ieri mattina si è sfogato su facebook. “Se confermato, attraverso i decreti ministeriali, il taglio alla spesa corrente – scrive – per il comune di Campo passerà da 409.827 a 909.988 euro. Una vera follia. Il nostro contributo al fondo solidarietà è più che raddoppiato e viene messo in pericolo anche la possibilità di garantire lo stesso standard di servizi minimi per i nostri cittadini. Chiedere questi sacrifici è assurdo, figurarsi come potremo mai accogliere profughi, Non abbiamo strutture né alloggi da adibire a questo scopo e non avendo né immobili né risorse non potrei garantire un’accoglienza dignitosa a questi migranti che non posso certo relegare in una tendopoli senza garantire genere di conforto. Non mi sembrerebbe giusto”. Stessa situazione per Marciana. “Non ho posto per accogliere nessuno purtroppo – dice il sindaco Anna Bulgaresi – ho già cittadini che mi chiedono aiuto logistico che non possono soddisfare. E’ complicato. La crisi è arrivata anche qui e non ce la facciamo ad aiutare i nostro concittadini”. Alla fine la situazione sembra ribaltarsi e, mentre sul continente tra solidarietà e polemiche si cerca di far fronte alla situazione, dall’Elba gli amministratori chiedono aiuto alle istituzioni sovracomunali chiamando in causa l’Unione Europea. “Se il problema non viene risolto e livello europeo - dice Claudio de Santi, sindaco di Rio nell’Elba - noi possiamo fare ben poco. Come amministrazione dobbiamo fare i conti con le carenze di appartamenti e siamo in grossa difficoltà. Se andiamo nello specifico del problema di chi arriva sin Italia e chiede asilo ritengo che queste situazioni abbiano un alto tasso di rischio e che possano dare vita anche a fenomeni che fuggono al controllo”.
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