[COLOR=darkred][SIZE=4]DALLโAUTO PROMOZIONE DIRIGENZIALE ALLโINCREDIBILE ABBANDONO DEI MONUMENTI [/SIZE] [/COLOR]
Unโ impalcatura coperta di calcinaci, macerie di una parte del soffitto, infiltrazioni di umiditร che stanno compromettendo gli affreschi, e un degrado galoppante. Ecco come si presenta al visitatore la chiesa di San Gaudenzio a Pianosa, a navata unica con volta a botte restaurata e affrescata nel 1942, monumento di pregio storico-architettonico di cui si hanno antiche documentazioni. Infatti รจ giร nominata nel 1138 quando fu donata dal Comune di Pisa a Balduino, arcivescovo della cittร , e risale al 1538 la bolla Pontificia con cui il papa Paolo III ne assegnava le rendite al cavalier Giorgio Ugolini di Firenze.
Giร un poโ di tempo fa, precisamente il 27 Luglio 2012, ne avevamo documentato fotograficamente lo stato di incuria. Da allora non รจ cambiato nulla (anzi รจ cambiato in peggio), nessuno รจ intervenuto. Ci si รจ dimenticati perfino di chiudere la porta di accesso lasciando a chiunque, noi compresi con la nostra canon , la facoltร di aggirarsi nelle sacre stanze.
Eppure sullโisola e sulla chiesa gravano un sacco di competenze (Curia, Ministeri, Belle Arti, Comune di Campo, Parco) e lโinteresse di circoli e associazioni. In particolare il Parco dellโarcipelago toscano, cosรฌ giustamente indaffarato nella salvaguardia ambientale ed nella regolamentazione delle visite, potrebbe farsi parte attiva per migliorare le condizioni di questo e di altri beni culturali. Non glielo vieta di certo il suo statuto che, allโart. 3-Finalitร , recita testualmente: โRientra tra gli obiettivi prioritari dellโEnte Parco la promozione economico-sociale delle popolazioni locali attraverso interventi atti a tutelare, valorizzare ed estendere le caratteristiche di naturalitร e di integritร ambientale dellโarea protetta, oltre il suo patrimonio storico, culturale ed artisticoโ.
I beni culturali, dunque, sono fra gli obiettivi prioritari del Parco. Purtroppo, Volterraio a parte, sembra che finora, nellโambito del patrimonio storico-archeologico-artistico-architettonico, lโinteresse del Parco sia stato piuttosto parco, pure allโElba e nelle altre isole. Speriamo che dโora in poi , (lasciando perdere l'autopromozione mediatico-dirigenziale ) non sia cosรฌ e che anche per la chiesa di S. Gaudenzio i vari Enti, ognuno per quanto di competenza, si muovano. Cominciando con la chiusura della portaโฆ