Discorso dell "generale BERTRAND" il 5 maggio 2015 davanti la Chiessa della Misericordia (vietato all"interno)
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Signore e Signori,
oggi commemoriamo un triste ricordo, perché 194 anni fa su un’isola perduta in mezzo all’oceano atlantico, a Santa Elena, l’Imperatore rese l’anima a Dio, aveva 51 (cinquantuno anni), ma anche se è morto la sua memoria mai.
Qui la festa del bicentenario è finita, un’indigestione che passa male per certi; i lampioni si sono spenti e si passa ad altro…. Ma per noi appassionati, i fedeli, siamo qui e continueremo ad onorare la sua memoria, senza rumore, senza fronzoli, in tutta semplicità…nel piu grande rispetto dell’eredità del principe Demidoff.
Quest’anno ci sarà Ligny, Waterloo, Wavre… con grandi rinforzi di pubblicità, di spese sontuose e di pubblicazioni di ogni genere. Il commercio prima di tutto…sperando in un guadagno.
Ma esaminiamo quello che è successo dalla partenza di Napoleone…Il primo marzo 1815 si trova a Golf Juan, poi a Parigi il venti di marzo….campagna del Belgio e la disfatta di Waterloo prima della sua deportazione.
Drouot non ha potuto accompagnare il suo Imperatore a Santa Elena,ma il suo progetto era di raggiungerlo con i propri mezzi……Per sua sfortuna il cinque di maggio….Drouot è accusato di tradimento e sarà riabilitato e riconosciuto non colpevole, muore cieco nel 1847.
Cambronne, prigioniero a Waterloo sposerà un’inglese, anche lui accusato di tradimento e riabilitato al suo ritorno in Francia dove muore nel 1842.
Bertrand il fedele, che lo assisterà fino alla fine nel mille ottocento ventuno, sarà condannato a morte per alto tradimento e amnistiato . Tornerà a Santa Elena e riporta il defunto nel mille ottocento quaranta. Muore nel 1844.
Arrighi il vescovo che si dichiarava a torto di essere un cugino di Napoleone e che si fece mettere al suo posto da quest’ultimo, (occupatevi dei vostri affari e io mi occuperò dei miei) li fu risposto. Si vendicherà bassamente dichiarando fedeltà al nuovo governo, ma dovrà comunque ripartire.
Lapi, nominato generale di brigata e governatore dell’Elba rifiuterà di cederla agli Inglesi, rimpiazzato da Dalesme ritornato come governatore e che rientrerà in Francia dopo giugno mille ottocento quindici.
Gli Elbani del battaglione corso, integrati volteggiatori nella Giovane Guardia che si batteranno a Waterloo contro i Prussiani.
Nessuno sarà dimenticato nel testamento di Napoleone.
Io non ho dimenticato, sono qui da voi per la ventesima volta…ma non interessa nessuno.
Tuttavia voglio profittare dell’occasione per ringraziare gli abitanti dell’isola d’Elba che mi hanno sempre accolto piacevolmente e dato fiducia senza dimenticare la convivialità della Petite Armée.
Grazie a loro, grazie a voi ho potuto migliorare le mie conoscenze sul soggiorno imperiale.
Anche se non si rifà la Storia, si può tuttavia ispirarsene correttamente.
Dal profondo del cuore ne siete ringraziati .
Vi siete meritati quello che Napoleone ha detto di voi lasciando l’isola il ventisei febbraio 1815:
“Elbani siete i Bravi della Toscana” ecco quello che bisogna incidere un giorno sul piedistallo della statua che meriterebbe.
Con questo come diceva, prego Dio che vi abbia nella sua Santa Guardia,
Buona giornata e Viva l'Imperatore!