Eโ stato redatto e pubblicato, qualche giorno fa, da parte della Presidenza dei Consiglio dei Ministri, lโatto di rettifica dellโAtto Repertorio n 98/CSR del 5 agosto 2013 concernente la riorganizzazione dellโassistenza ospedaliera. Tale rettifica si รจ resa necessaria per la presenza di errori materiali di carattere omissivo. In questa versione il testo viene integrato con le osservazioni regionali.
Il presente regolamento viene inviato per il visto e per la registrazione alla Corte dei conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Tale regolamento, munito del sigillo dello Stato, sarร inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica Italiana ed Eโ FATTO OBBLIGO A CHIUNQUE SPETTI DI OSSERVARLO E DI FARLO OSSERVARE.
Tale regolamento ridisegna totalmente lโassistenza sanitaria in tempi di spending review, prevedendo anche il noto capitolo che riguarda le isole e le zone disagiate.
In questโottica, le schermaglie di sindaci di piccole comuni come quelli nostri, in tema di riorganizzazione della sanitร (che non รจ tra le competenze comunali), hanno lโamaro succo di profondo provincialismo.
Da una parte abbiamo gruppi di cittadini organizzati in comitati che, presupponendo che lโElba non sia isola dโItalia, propongono per la stessa una assistenza ospedaliera che preveda servizi straordinari, come ad esempio la presenza sull'isola, di branche che, nel Regolamento succitato, sono ad esclusivo appannaggio di territori con centinaia di migliaia di abitanti, quando non di milioni. Ad esempio la neonatologia, spesso chiamata in causa impropriamente, รจ prevista, con i posti letto, per un bacino di utenza di 1.200.000 abitanti.
Alcuni sindaci sposano in pieno tali voli pindarici, entrando in palese contrasto con chi, con un raro senso della realtร per i nostri lidi, propone un disegno sanitario locale che, con lโescamotage della rete, cerca di avvicinarsi alla numerositร di quei bacini di utenza che, pur rispettando il rigoroso regolamento, riescono a salvaguardare quel minimo di servizi che possano essere utili per una buona sanitร , a fronte del realissimo rischio di totale ridimensionamento dell'Ospedale Elbano ad un solo grande Pronto Soccorso (mi sembra non certo causale il recente declassamento del nostro nosocomio ad ospedale di prossimitร ).
Il Sindaco Simoni chiede al Sindaco Ferrari di prendere le distanze dal cosiddetto โprogetto Rossiโ (Luciano, non Enricoโฆ) . Il sindaco Ferrari replica chiedendo lโappoggio degli altri sindaci a tale progetto, accogliendo eventuali modifiche.
Non credo che tale vicenda sia gestita al meglio.
In tema di sanitร ospedaliera, i Comuni hanno ben poca (nessuna) capacitร decisionale. Decide la Regione che in realtร non decide un bel niente ma deve far solo rispettare il regolamento redatto, che รจ legge dello stato.
E' purtroppo certo che quello che pensi un qualsiasi sindaco di un micropaese elbano non conti assolutamente un beneamato. Anzi, contrapporre ad una legge di Stato, un progetto locale, magari faraonico e costoso, rischia semplicemente di farci ridere dietro.
Lโobiettivo dei Sindaci deve essere quello realistico, di non prenderci e non farci prendere per i fondelli.
Lโidea della rete non รจ unโapertura verso lโodiati Piombino e Cecina, ma semplicemente il disperato quanto legittimo tentativo di aumentare il bacino di utenza cosรฌ da avere accesso a piรน prestazioni possibili, senza dovere ogni volta viaggiare verso Pisa e Firenze per ogni piccola necessitร sanitaria.
Isola o non isola, stante il numero di abitanti e quindi il bacino di utenza di riferimento (che non รจ quello estivo) i servizi sanitari che ci spettano, secondo il famoso regolamento, sono quasi nulli.
Facciano molta attenzione i Sindaci, venerdรฌ prossimo a questo aspetto.
Abbiano una visione che vada un pochino al di lร del Monte Capanne.