Rimango perplesso sulla posizione dei Marittimi, seppure comprendendo la loro legittima preoccupazione. Nel loro appello chiamano in causa i politici e gli amministratori per sbrogliare la incredibile quanto italianissima vicenda Toremar.
Gli stessi politici ed amministratori (targati PD) che sarebbero responsabili di tale caos, avendo di fatto escluso, con una decisione rivelatasi poi errata, un legittimo concorrente, nell'acquisizione di Toremar. Francamente non comprendo nemmeno Montomoli (area PD..), il quale afferma che Toremar avrebbe investito in questi anni molti quattrini per cui, legge o non legge, avanzerebbe il diritto di acquisizione.
Ma io mi chiedo, ma se c'era ancora in ballo la sentenza del Consiglio di Stato, per quale motivo la Toremar avrebbe investito soldi sul rinnovamento delle navi e su un futuro ancora incerto?
O questa รจ una pessima politica industriale (per cui il responsabile di tale scelte dovrebbe essere cacciato a calci nel didietro) oppure la Toremar era sicura che il ricorso dei concorrenti non sarebbe passato.
Che ci piaccia o no siamo in UNO STATO DI DIRITTO.
Le leggi le fanno i politici ma sono altri gli organi che devono farle rispettare.
Quale organo giurisdizionale, il Consiglio di Stato รจ il SUPREMO ORGANO di consulenza giuridico-amministrativa del Presidente della Repubblica, mentre come organo di giurisdizione amministrativa รจ preposto alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei privati nei confronti della pubblica amministrazione italiana.
Questo รจ il suo ruolo ed รจ un ruolo terzo, indipendente e credo inappellabile.
Non dobbiamo solo preoccuparci del destino dei passeggeri e dei lavoratori. Ma come italiani, dobbiamo essere anche certi che le leggi vadano rispettate. Che piaccia o no ai potenti e gli apparati di turno.